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Pavlovic al Milan, che numero di maglia ha scelto: il retroscena incredibile

Pavlovic è un nuovo giocatore del Milan. Il difensore serbo ha anche già scelto il numero di maglia: il retroscena a Casa Milan.

Pavlovic è un nuovo giocatore del Milan. Il serbo, precedentemente al Salisburgo, ha scelto i rossoneri sin da subito a causa della forte pressione (positiva) che hanno avuto gli intermediari non appena saputo che in rossonero sarebbe approdato Fonseca. Il difensore conosce bene l’ex allenatore della Roma ed è curioso e stuzzicato dall’essere allenato da colui che considera un vero e proprio riferimento.

Pavlovic, accordo con Milan (LaPresse-MilanoCityRumors.it)

Lo ha visto quando allenava in Ucraina e tanto è bastato. Il resto è storia, ovvero una trattativa iniziata e conclusa in poche settimane con l’intenzione di mettere in chiaro qualche aspetto formale. Il primo riguarda appunto l‘abnegazione del muro serbo: sin da subito ha fatto qualsiasi cosa per approdare in rossonero. In secundis c’è la disponibilità del club ex detentore del cartellino.

Pavlovic al Milan: che numero di maglia ha scelto

Il Salisburgo ha cercato di chiudere l’affare a condizioni che agevolassero sia la società austriaca che la compagine italiana dei rossoneri. Una compravendita pari a 18 milioni più due di bonus. Contratto per Pavlovic a 1,5 milioni a stagione. Il doppio di quel che percepiva in Austria.

Il serbo ha scelto il numero di maglia (LaPresse-MilanoCityRumors.it)

Veniamo al numero di maglia: il serbo ha scelto il 31 perchè il suo numero preferito è il 4, che per un difensore sembrerebbe essere una cosa normale. Quindi 31 rappresenta l’unione fra 3 e 1 che sommato fa 4. Una scelta davvero avanguardista, forse non originale, ricordando Zamorano 8+1 ai tempi dell’Inter.

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Tuttavia a Milano l’estro per i numeri l’ha sempre fatta da padrone. Speriamo che basti a inaugurare una nuova stagione ricca di sorprese. A partire dalla difesa per poi andare agli altri ruoli. Cambiano le pedine e anche i risultati, solo la voglia di stupire resta la stessa.