Luca Salvadori muore a 32 anni per un incidente in moto sul circuito tedesco di Frohburg Dreiek. Tutto sul pilota SBK 1000.
La velocità era il suo pane quotidiano, ma nessuno poteva immaginare che tanto veloce sarebbe stata anche la sua dipartita. Luca Salvadori, pilota SBK 1000, muore a 32 anni per un incidente in moto nel corso dell’International Road Race Championship. Il ragazzo stava percorrendo il primo giro delle qualifiche, quando un contatto con il pilota tedesco Didier Grams è stato fatale. La dinamica dell’incidente è ancora da accertare.
Il pilota, non appena è stata accertata la gravità del sinistro, è stato portato immediatamente alla struttura ospedaliera più vicina. Le troppe ferite riportate, tuttavia, si sono rivelate fatali. A dare la notizia della morte i genitori del ragazzo con un breve annuncio: “Siamo straziati dal dolore – si legge in un post social – è morto facendo quello che amava, inseguendo i suoi sogni”. Un prezzo eccessivamente elevato quello pagato dal ragazzo che, oltre alla moto, coltivava il sogno e l’ambizione di affermarsi come creator.
Luca Salvadori morto a 32 anni: chi era il campione di motociclismo
Il suo canale YouTube contava ben 580mila follower. Il pilota meneghino raccontava segreti e aneddoti legati al mondo dell’IRRC. Cordoglio da parte di amici e colleghi, anche tanti artisti famosi perchè la Trident Agency (che seguiva anche il compianto pilota essendo dei genitori) ha in gestione anche numerosi cantautori italiani. Infatti dalla costola di questa azienda nasce la Trident Music che ha supportato con il suo lavoro, tra gli altri, anche Gianni Morandi e Laura Pausini.
I quali si uniscono al dispiacere della famiglia. Toccante anche il messaggio dei Pooh: “Un figlio è un dono benedetto e tutti noi, da genitori, non possiamo che stringerci a Maurizio, in silenzio, con rispetto per il dolore, per questa tragedia che ha spento il sorriso di un ragazzo meraviglioso”, scrive la band. Sentito e disperato anche il messaggio di Guido Meda che definisce Salvadori un ragazzo perbene pieno di sogni e ambizione.
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Molto attivo sui social Salvadori, tra le altre cose, seguiva il motociclismo anche da appassionato e tifoso. Sul profilo X si possono leggere ancora le sue disamine sulle gare che amava guardare. Poi in pista ha cominciato ad andare forte anche lui. Aveva una buona prospettiva, ma non è questo che rimarrà del campione, bensì un sorriso che nemmeno un destino beffardo è riuscito a spegnere.