L’Italia si prepara ad ospitare 195 eventi in 17 giorni di gare, saranno quasi 2.900 gli atleti provenienti da tutto il mondo che si sfideranno nelle discipline previste dal programma
Il 6 febbraio 2026, con l’accensione del braciere all’Arco della Pace, inizieranno i Giochi di Milano-Cortina 2026. La grande rassegna invernale a Cinque cerchi torna nel Bel Paese vent’anni dopo Torino 2006, per un’edizione che si prospetta senza precedenti, con novità che vanno a modificare la tradizione della rassegna tanto cara a De Coubertin.

Per la prima volta nella sua storia ad esempio, la Cerimonia d’Apertura delle Olimpiadi Invernali non si svolgerà semplicemente in un luogo, gli organizzatori hanno infatti deciso di proporre una “cerimonia diffusa” che avrà come centro nevralgico lo Stadio San Siro di Milano, ma vedrà una parte degli atleti sfilare anche a Cortina d’Ampezzo, dove sarà allestito un secondo braciere olimpico.
Cento giorni alla kermesse a cinque cerchi
A settant’anni esatti dai Giochi invernali di Cortina d’Ampezzo e a venti da quelli di Torino 2006, dopo i Giochi estivi di Roma 1960, Milano-Cortina è la quarta Olimpiade tutta italiana della storia, la prima nella storia a cinque cerchi però, che si svolgeranno diluiti fra tre regioni: Lombardia, Veneto e Trentino-Alto Adige. Il viaggio verso la kermesse olimpica è partito molti anni fa, ma ora il countdown entra nel vivo e oggi mancano soltanto 100 giorni all’accensione dei due bracieri, uno a Milano e uno a Cortina, che custodiranno il sacro fuoco di Olimpia simbolo dello svolgimento dei giochi.

Il capoluogo lombardo si è gia vestito a festa in attesa della cerimonia di apertura che si terrà il 6 febbraio allo stadio San Siro e chiuderà così in bellezza la sua storia prima di lasciare il posto al progetto del nuovo avveniristico impianto che diventerà la casa del futuro di Inter e Milan. Per questa edizione dei giochi sono stati già venduti 800mila biglietti per tutti quelli che vorranno assistere dal vivo alle 195 gare che assegneranno le medaglie nei 17 giorni di gara, dove si cimenteranno quasi 300 atleti provenienti da ogni parte del mondo.
La prima volta in quattro location diverse
“Uno spot pazzesco per il nostro Paese” ha più volte sottolineato Giovanni Malagò, presidente del Comitato organizzatore, la Fondazione Milano Cortina 2026. “Un sogno che si realizza”, ha invece ribadito più volte il neo presidente del Coni, Luciano Buonfiglio, perfettamente conscio che questi grandi eventi rappresentano un volano indispensabile per far crescere il Paese e le sue infrastrutture, impianti sportivi compresi. Sarà un’edizione dei Giochi diversa dalle altre a partire dalla particolarità che vedrà gli atleti competere in quattro sedi di gare diverse, oltre a Milano, a Livigno si raduneranno anche gli olimpionici di Bormio, così come Cortina e Predazzo ospiteranno gli atleti di Anterselva e della Val di Fiemme.

Tutte le infrastrutture sono state completate o lo saranno nei tempi previsti, 98 opere olimpiche per un finanziamento complessivo di 3,4 miliardi di euro e una delle più importanti eredità sarà il Villaggio olimpico di Milano che, a gare terminate, diventerà uno studentato da 1.700 posti. La fiamma olimpica sta per cominciare il suo lungo viaggio che dalla Grecia arriverà in Italia, di mano in mano, da Sud a Nord, lungo un percorso di 12 mila chilometri fino ad arrivare ad accendere il braciere olimpico nella cerimonia d’apertura. I nomi degli tedofori e dei portabandiera che avranno l’onore di sfilare con il Tricolore restano ancora top secret, il sipario si sta alzando sulla kermesse olimpica.





