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Milan-Torino, Fonseca sfida Leao: “Deve essere più cattivo, c’è molto da migliorare | Dichiarazioni

Dopo il pareggio 2-2 tra Milan e Torino, spiccano le dichiarazioni del tecnico rossonero Fonseca che chiede alla sua squadra maggiore aggressività e ‘cattiveria’

Il Milan acciuffa in extremis il pareggio. E i tifosi rossoneri lodano il cuore di una squadra che fino all’ultimo momento ha provato a rimediare ai suoi stessi errori. Ma restano molte cose dell’esordio del Milan contro il Torino che non convincono.

Paulo Fonseca, prima partita sulla panchina del Milan in Serie A – Credits APLapresse (milano.cityrumors.it)

A parlarne a cuore aperto al termine della partita è lo stesso allenatore del Milan, Paulo Fonseca, che ammette che alla sua squadra siano mancate aggressività nei momenti decisivi e un po’ di precisione in difesa…

Milan-Torino, parla Fonseca

Un incontro carico di emozioni e colpi di scena, che ha messo in luce tanto i pregi quanto i difetti delle due squadre. I rossoneri, sotto la guida di Paulo Fonseca, sono stati capaci di rimontare due gol di svantaggio nel finale, mostrando una grande determinazione. Tuttavia, il match ha anche evidenziato numerose aree su cui lavorare, in particolare per il Milan. Dopo la gara, Paulo Fonseca e Álvaro Morata, protagonista di uno dei gol della rimonta, hanno espresso le loro opinioni e riflessioni su quanto accaduto in campo.

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Paulo Fonseca, alla sua prima stagione alla guida del Milan, ha affrontato la partita con grande aspettativa, ma il risultato finale ha lasciato l’allenatore portoghese con sentimenti contrastanti. Fonseca ammette… “Abbiamo fatto bene nelle amichevoli pre-campionato ma questa partita ci dimostra che c’è ancora molto lavoro da fare per raggiungere il livello di prestazioni richiesto in Serie A. Prima delle partite penso solo a vincere. Nelle amichevoli la squadra ha lavorato molto bene, quindi un po’ di era naturale. Ma oggi abbiamo sbagliato proprio nei momenti cruciali della partita”.

Fonseca su Milan-Torino: “In difesa dobbiamo crescere”

Una delle critiche principali mosse da Fonseca alla sua squadra riguarda la fase difensiva, che è apparsa poco solida e vulnerabile: “La cosa buona è che abbiamo creduto fino alla fine di poter cambiare il risultato. Dopo il 2-0 del Torino abbiamo fatto di tutto per non perdere la partita, sono soddisfatto della reazione, ma abbiamo tanto da lavorare, specialmente in difesa”.

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E non è tutto: “Ci sono cose da perfezionare non solo a livello collettivo ma anche individuale, soprattutto nei singoli movimenti difensivi.Questo è un aspetto cruciale per fare il gioco che dobbiamo fare e ottenere quello che la gente si aspetta da noi…”

Noah Okafor si gode l’applauso di San Siro dopo il gol decisivo – Credits APLapresse (milano.cityrumors.it)

Fonseca dopo Milan-Torino “Il primo a sbagliare sono io”

Fonseca è consapevole che il processo di miglioramento richiederà tempo, soprattutto perché la squadra sta ancora assimilando nuove idee tattiche e metodi di lavoro: “Il primo a sbagliare qui sono io, dobbiamo capire che stiamo cambiando tante cose, i giocatori hanno bisogno di capire meglio determinate cose e anche individualmente, possiamo avere strategia, struttura. Ma se non siamo forti nei duelli individuali sarà difficile”, ha ammesso l’allenatore.

Aggressività e Pressing

Uno degli aspetti su cui Paulo Fonseca ha insistito maggiormente sono stati pressing e l’aggressività della squadra, elementi che il tecnico considera fondamentali per il successo del suo Milan: “Voglio più pressing, eravamo troppo passivi nella costruzione del Torino, avevano tempo e spazio per giocare. Soprattutto nel primo tempo abbiamo concesso troppa libertà di manovra agli avversari, permettendo al Torino di costruire gioco con facilità”.

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Il pressing, secondo Fonseca, è uno strumento essenziale nel gioco del Milan di quest’anno: “Nel secondo tempo abbiamo fatto meglio, attaccando più alti e recuperando il pallone più vicino alla porta del Torino. Un atteggiamento più aggressivo che nella seconda metà della partita ci ha portato a una maggiore incisività e a essere naturalmente più pericolosi”.

Le condizioni dei singoli

Oltre agli aspetti tattici, Paulo Fonseca ha anche parlato della condizione fisica di alcuni dei suoi giocatori chiave: “Abbiamo davanti una settimana di lavoro per far crescere fisicamente giocatori come Theo Hernández, Tijjani Reijnders e Álvaro Morata. È importante avere tutti allo stesso livello. E questa settimana lavoreremo dettagliatamente su questo”.

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Fonseca spiega anche così le sue scelte iniziali: “Chi è stato fuori non era nella condizione di giocare dall’inizio, anche se quando sono entrati hanno fatto bene. Occorre far loro recuperare la forma fisica il prima possibile. Leao? Ci sono stati errori, ma non è una questione tecnica, è questione di essere più attivo. Oggi difensivamente ha lavorato bene, poi è ovvio che uno come lui deve stare sempre vicino alla porta, essere più dinamico e attivo. E lucido”.

Tanti errori per Rafael Leao – Credits APLapresse (milano.cityrumors.it)

Alvaro Morata, primo gol

Anche Alvaro Morata, protagonista con il gol che ha dato il via alla rimonta del Milan, ha espresso le sue opinioni dopo la partita. L’attaccante spagnolo, appena arrivato al Milan, segna il suo primo gol ma non nasconde una certa delusione per il risultato finale: “Non è l’esordio che sognavo, perché abbiamo solo pareggiato. Ma abbiamo dato un messaggio. Da quello che sembravamo, una squadra praticamente morta, abbiamo ripreso in pugno la partita. E se durava cinque minuti in più l’avremmo anche vinta. Serve un cambio di mentalità, dobbiamo ancora imparare a a entrare in partita fin dall’inizio”.

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Morata ha inoltre parlato delle sue aspettative per il resto della stagione, consapevole delle difficoltà che attendono il Milan sia in campionato che nelle competizioni europee: “Ogni partita di Serie A sarà dura, ogni gara di Champions sarà dura, la Coppa Italia sarà dura. Siamo il Milan, tutti ci aspettano al varco. Dobbiamo pedalare. Però giocare a San Siro con questa maglia è fantastico. Speravo di poter vincere, speravo in una esultanza definitiva. Presto avremo modo di recuperare questa soddisfazione. Non fatemi fare promesse, fatemi dire che darò tutto per questa maglia”.

Poca fortuna

Una partita non fortunata: “Tra rigore, fuorigioco, gol e cartellino giallo mi è successo di tutto. Abbiamo preso almeno un punto, meglio che niente. La partita ci dice che bisogna fare un passo in più mentalmente. Bisogna faticare, lavorare, fare più falli, diventare una squadra più tosta. Lo faremo tutti insieme…”.

Stefano Benzi

Sono nato a Genova ma vivo da più di trent'anni a Milano dove da sempre mi occupo di informazione. Sono giornalista professionista dal 1988 con molte esperienze in TV. Ho diretto Eurosport, Sportitalia, lavorato per Sky, Antenna 3 Lombardia. Poi radio (RTL 102.5) e ho scritto per numerose agenzie, quotidiani e innumerevoli siti. Adoro il mio lavoro, continuo a studiarne evoluzione e sviluppi occupandomi di sport, spettacolo, cronaca italiana ed estera. La mia grande passione da sempre è la musica.