Alvaro Morata si appresta a diventare un giocatore del Milan. Le prime parole da attaccante rossonero sono per Ibrahimovic: il retroscena.
Alvaro Morata ha scelto il Milan. Lo spagnolo vince Euro 2024 e organizza il suo futuro ripartendo da Milano. La sponda rossonera del Duomo lo attende per un ritorno in Serie A tra nostalgia e ambizione. Il calciatore ha la moglie italiana e i figli avevano desiderio di tornare nello Stivale, ecco spiegato l’interesse della Roma.
Poi i rossoneri hanno avuto la meglio nella trattativa. Questo non vuol dire che Morata dimentichi, anzi ricorda e ringrazia. Non solo la società giallorossa, ma tutti coloro che hanno provato a cercarlo. Poi il Diavolo – tentatore – ha avuto la meglio. Ora il centravanti si concentra sull’immediato futuro: visite mediche superate.
Un po’ di vacanza e poi subito alle dipendenze di Fonseca. Il giocatore, intercettato dai cronisti di Sky Sport, ha raccontato un retroscena legato al colloquio avuto con Ibrahimovic: “Mi ha trasmesso subito fiducia, il Milan è un grande club e lo svedese mi ha messo nella condizione di apprezzarlo.
Ora sto andando in vacanza, altrimenti mi allenerei già da domani”. Scalpita l’ex Juventus, ma deve avere anche il tempo di ricaricare le batterie. La questione è legata al fisico, ma anche alla mente: se riposerà al meglio, scenderà in campo più determinato successivamente. Intanto sta pensando ugualmente ai rossoneri: tiene banco la scelta del numero di maglia. “Prenderai la nove?” – chiede un cronista – immediata la risposta: “Non ho ancora parlato con i dirigenti, ma a Ibra ho detto qualcosa”.
Leggi anche:Â Milano, donna stuprata nel parco Ravizza prima di mezzanotte: aggressore ancora a piede libero
Questo fa capire che Morata non vede lo svedese come un dirigente, ma come una persona cara a cui fare riferimento. Non è dato, ancora, sapere se indosserà la maglia numero nove, ma i panni da leader sembra vestirli al meglio. Parola di Ibra, con cui sembra già in confidenza. Morata vuole fare ancora la differenza in Serie A, al Milan ha quattro anni di tempo per provarci e riuscirci.