Milan, occhi su Camarda. Il baby attaccante rossonero è una risorsa importante da preservare: il piano di Ibrahimovic.
Il Milan si tiene stretto Camarda. Il baby talento rossonero si è guadagnato la fiducia dei grandi: il suo esordio a San Siro è stato ad appena 15 anni e nel frattempo con l’U17 è maturato ulteriormente al punto da diventare perno della Nazionale azzurra. Un predestinato.
Profilo nato per giocare a pallone e incutere timore agli avversari. Non a caso è l’oggetto del desiderio di mezza Europa calcistica. Il telefono del Milan non ha mai smesso di squillare. Poi ci ha pensato Ibrahimovic a mettere fine a tutto questo tamtam. Contratto fino al 2027 con Milan Futuro: i giovanissimi della società rossonera che saranno allenati da Bonera in Serie C.
Contesto ideale per farsi ulteriormente le ossa, ma non è finita. Camarda, e questo già è visibile dall’anno scorso, è in procinto di fare il grande salto. Le possibilità di fare bene con Milan Futuro ci sono, ma il punto è riuscire a dare il massimo per arrivare in Serie A. I rossoneri, infatti, vogliono lavorare sull’esempio del Barcellona con il giovane Lamine Yamal.
Un vero e proprio protagonista degli Europei 2024 con la Spagna e oggi oggetto del desiderio nel mercato del calcio mondiale. Camarda può fare lo stesso: serve soltanto qualcuno che creda in lui. Quel qualcuno è Ibrahimovic: l’ex attaccante, ora dirigente rossonero, ha fiuto e d’accordo con i colleghi ha predisposto un piano ben preciso per l’attaccante classe 2008.
San Siro con i grandi lo vedrà ancora: il viatico per Camarda è segnato. Questa sarà una stagione di transizione dove darà il massimo in Serie C per qualche sgambata alla Scala del Calcio, magari con l’esordio in Coppa Italia, dal prossimo anno stabile in prima squadra dove potrà cominciare a mettere il naso fra i suoi idoli ma in pianta stabile.
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Un futuro a prova di Milan per un Milan a prova di futuro. Camarda ringrazia e sogna il grande salto, perchè quegli occhi all’ingresso in campo lo scorso anno – davanti a personalità del calibro di Giroud in tribuna – già dicevano tutto. Il suo talento, però, dice ancora di più.