Dramma Eriksson: “Mi resta un anno di vita”. Perchè non ha allenato Milan e Inter

Il triste annuncio di Eriksson, ex allenatore tra gli altri di Lazio, Sampdoria, Roma e ct dell’Inghilterra, sbalordisce il mondo del calcio: “Mi resta solo un anno di vita”. L’intreccio sfumato con Inter e Milan. 

Sven-Goran Eriksson, ex tecnico svedese passato alla storia soprattutto per i successi ottenuti in Italia come allenatore di importanti società come Roma, Fiorentina, Sampdoria e Lazio, rivela una drammatica notizia circa il suo stato di salute. Considerato uno dei migliori allenatori della storia del calcio con 42 anni di esperienza accumulati in giro per il mondo e da tempo uno dei simboli della Lazio, grazie ai numerosi trofei conquistati sulla panchina biancoceleste tra la fine degli anni 90′ e l’inizio degli anni 2000, come, il Campionato 1999/2000, la Coppa delle Coppe e la Supercoppa Europea nel 1999, oltre a due coppe Italia e due Supercoppe Italiane.

Eriksson e l'annuncio sul suo stato di salute
Eriksson e l’annuncio che ha scioccato il mondo del calcio – Foto Ansa (www.milano.cityrumors.it)

Una delle più grandi soddisfazioni di Eriksson arriva nel 2001, con la chiamata della nazionale inglese che per la prima volta nella sua storia decide di ingaggiare un allenatore straniero, iniziando un’avventura che durerà fino al 2006. L’ultimo incarico ricoperto è quello di direttore sportivo del Karlstad (club svedese) ritirandosi, però, nel 2023 per problemi di salute non meglio specificati in quel momento. La triste scoperta della malattia è avvenuta in seguito ad uno svenimento sopraggiunto durante una corsa di 5 chilometri.

Nonostante il cancro diagnosticatogli dai medici, Eriksson non crolla e mantiene l’autocontrollo che da sempre lo contraddistingue dentro e fuori dal campo; maturata la certezza di un imminente tragico epilogo, l’ex allenatore dichiara ai microfoni di Radio P1: “Resisterò per tutto il tempo che posso” e promette di “trarre qualcosa di buono” da questa esperienza. “È un male arrivato dal nulla e questa è la cosa più sconvolgente. Non ho grandi dolori ma mi hanno diagnosticato una malattia che si può rallentare ma non operare, è quello che è”.

Il mancato incrocio col Milan

L’autobiografia di Eriksson pubblicata nel 2013 e intitolata “Sven: My Story”, contiene un curioso retroscena che l’avrebbe visto molto vicino alla panchina del Milan durante l’era Berlusconi. Era Il 1986 e l’allora presidente rossonero, incantato dal talento e dal carattere dello svedese, pensò a Eriksson come futuro allenatore. Viene da chiedersi, con una certa curiosità, cosa sarebbe stato l’undici milanista nelle sue sapienti mani.

Eriksson racconta di come fu vicino al Milan
Eriksson e quell’occasione mancata per il Milan – Foto Ansa (www.milano.cityrumors.it)

Nel libro racconta: “Tutto avvenne in gran segreto. Nel cuore della notte lasciai la mia casa e mi diressi in macchina verso un negozio di alimentari nelle vicinanze. Nel parcheggio del negozio mi attendeva un’auto che mi portò fino all’abitazione di Berlusconi. Era grandiosa, Berlusconi mi guardò e disse: “Vogliamo cambiare allenatore e vogliamo lei. È interessato?”. È chiaro che ero interessato”.

Tra Eriksson e il Milan non andò a buon fine data la sua situazione contrattuale che lo legava ancora per un anno alla Roma, al cui vertice dirigenziale c’era il senatore Dino Viola. Alla fine, per evidenti motivi politici, Berlusconi decise di abbandonare l’idea.

Eriksson sfiorò l’Inter

Dopo il triplete di Mister Josè Mourinho nel 2010, c’era il nome di Eriksson sul taccuino di Massimo Moratti per il post Special One. Sulla panchina dell’Inter alla fine si avvicendò Rafael Benitez che nello stesso anno vinse la Supercoppa italiana e il Mondiale per Club, trofeo riconquistato dai nerazzurri dopo ben 45 anni.

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