Hakan Calhanoglu è il presente e futuro dell’Inter, il calciatore turco si sente al centro del progetto e pungola i tifosi del Milan.
Porte girevoli. Sono le uniche con cui Calhanoglu non ha confidenza, il centrocampista offensivo turco ha ampiamente dimostrato la propria valenza che va di pari passo con la pericolosità in mezzo al campo. Un uomo ovunque che sposta, nel vero senso della parola, gli equilibri. Lo faceva al Milan e ora lo fa all’Inter, il suo è molto più di un Derby di mercato.
Quando nel 2021 è andato via, l’anno successivo i rossoneri hanno vinto lo Scudetto. Inutile dire in quale ginepraio si è ritrovato. Una situazione davvero poco piacevole, con Ibrahimovic che non ha perdonato l’ex compagno per il passaggio ai rivali. Seguirono sfottò sul pullman della squadra al momento di festeggiare, il turco si difese ma probabilmente non bastò. Ride bene chi ride ultimo e Hakan conosce alla perfezione il valore dell’attesa.
Calhanoglu, l’eroe dei due mondi
Qualche anno dopo infatti l’Inter di Inzaghi è pronta ad aggredire il campionato e il turco è sempre più leader. Lo dimostrano le sue parole ai microfoni di SportMediaset: “I miei ex tifosi dicono che sono andato via per soldi, non è sempre così. Nella vita non ci sono solo quelli, qui mi sento importante e al centro di qualcosa. Al Milan non era più così da tempo”. Parole che lasciano pochi dubbi e qualche perplessità la fanno venire ai supporter rossoneri.
Non è il primo che sceglie di cambiare sponda del lago, ma c’è dell’altro. Il turco è pronto a riprendersi la scena, forse è questo che fa più male agli eterni rivali. Un Derby che il centrocampista offensivo non ha mai finito. Non è un uomo che ama schierarsi, ma se viene pungolato risponde per le rime: “Quando sono arrivato in nerazzurro credevo di non essere il benvenuto. Il lavoro e la tenacia hanno pagato perchè il pubblico sa riconoscere la qualità”.
Più azzurro che nero: la rivincita del turco
Parole da uomo maturo, forse fin troppo saggio. Dove non arriva la filosofia possono i numeri: Hakan Calhanoglu si sta prendendo l’Inter un po’ alla volta. Per capirlo basta guardare le statistiche. Al Milan arrivò nel 2017 – nell’era Fassone-Mirabelli, quella delle “cose formali” – e lasciò immediatamente la sua impronta. Quattro stagioni per 188 presenze, 33 gol e 42 assist. All’Inter sta replicando il suo ciclo fortunato: dal 2021, infatti, le presenze sono 133. I gol 23 e gli assist 29. Un crescendo che non lascia indifferente la piazza considerando che ci sono altre partite importanti da giocare. Il centrocampista offensivo può vantare già due Coppa Italia e altrettante Supercoppe Italiane.
La stagione attuale non è ancora finita e il sogno Scudetto è più che possibile, senza contare l’ulteriore Supercoppa Italiana (con il format nuovo delle 4 finali) da giocare. Allora, forse, ha davvero ragione lui: “I miei ex tifosi hanno detto che ho fatto male a cambiare squadra? Vedremo chi avrà ragione”. Ride bene chi ride ultimo, secondo Calhanoglu, ma lui ha già iniziato a sogghignare.