Sconfitta di misura per il Milan che cade anche nel secondo appuntamento di Champions League a Leverkusen contro il Bayer, qualche polemica per un calcio di rigore non concesso ai rossoneri
Si interrompe il rush del Milan. La vittoria nel derby che aveva rilanciato la squadra di Paulo Fonseca da un avvio di campionato complicato e povero di soddisfazioni, conferma una squadra brillante e a tratti anche piacevole. Ma sempre con qualche svagatezza di troppo in difesa.
La differenza la fanno anche un paio di opportunità sprecate malamente, oltre ovviamente al gol di Boniface, al suo primo centro europeo in carriera.
Bayer Leverkusen-Milan, il senso della sconfitta
Seconda battuta d’arresto per la squadra rossonera in Europa. Ma si tratta di una sconfitta molto diversa rispetto a quella subita a San Siro dal Liverpool quindici giorni fa. Se quella sera del Milan era piaciuto poco o nulla, il giudizio sulla prestazione della BayArena è completamente diverso. In definitiva si è visto un buon Milan.
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Una partita a due facce per i rossoneri: passivi e poco incisivi per più di metà gara, ma coraggiosi e pericolosi nella seconda parte, sfiorando più volte il gol del pareggio che sarebbe stato sostanzialmente anche molto meritato.
Primo tempo
È il Bayer Leverkusen a partire con maggiore convinzione, subito aggressiva la squadra allenata da Xabi Alonso che domina sotto l’aspetto del possesso palla creando immediatamente diverse occasioni da gol. Nei primi minuti, Maignan viene immediatamente chiamato in causa con un paio di interventi decisivi, prima su Boniface e poi su Hincapié, mantenendo lo 0-0. Di fronte a tanta spinta offensiva il Milan faticato a creare il suo gioco e rimane quasi sorpreso e spiazzato, molto schiacciato nella propria tre quarti.
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Bayer micidiale nelle sue ripartenze, complice anche qualche pallone di troppo perso dal Milan e che rimpiange un gol annullato a Boniface per fuorigioco. Il Milan registra un solo tiro in porta nei primi 45 minuti.
Secondo tempo
Dopo l’intervallo il Bayer Leverkusen continua a premere e, al 51′, trova il gol del vantaggio con Victor Boniface. L’azione parte da una splendida verticalizzazione di Garcia per Grimaldo, che con un assist di tacco liberato Frimpong il cui tiro, respinto da Maignan, finisce sui piedi di Boniface che non ha difficoltà a insaccare a porta vuota.
Il gol del vantaggio tedesco ha l’effetto di una doccia fredda per il Milan, che finalmente si dà una svegliata e comincia a reagire. Molto fa la decisione di Fonseca di inserire Morata al posto di Abraham con la squadra che inizia a spingere con maggiore convinzione.
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Al 55′ Reijnders ha la prima grande occasione per pareggiare, ma il portiere del Bayer, Hradecky, si supera con una grande parata. È una squadra completamente diversa quella che prende il sopravvento negli ultimi venti minuti, capace di fare paura al Bayer, solitamente dominante sul proprio campo.
Al 73′ Morata è micidiale di testa su un cross di Fofana, ma Hradecky blocca. E se Frimpong spreca la palla del raddoppio con una conclusione sulla faccia esterna della rete, il Milan sciupa una opportunità clamorosa all’82’. Theo Hernandez si presenta alla botta dal limite e colpisce molto bene: una leggera deviazione spinge la palla direttamente sulla traversa, e il Bayer si salva difendendo il risultato non senza molti affanni fino al termine.
Bayer Leverkusen-Milan, il bello e il brutto
Il bilancio è pesante e i conti non tornano. Con questa sconfitta, il Milan resta a quota zero punti nel girone di Champions League, mentre il Bayer Leverkusen vola in testa a punteggio pieno. Il bello della partota è stata la capacità dei rossoneri di reagire in modo importante dopo il gol subito, ma la mancanza di precisione sotto porta e un primo tempo troppo timido sono gli aspetti profondamente negativi di questa seconda sconfitta in Europa. Basti considerare che nel corso del primo tempo, in un mare di insufficienze, l’unico a mostrarsi all’altezza è stato proprio Maignan.
Il tabellino
BAYER LEVERKUSEN-MILAN 1-0
51′ Boniface (B)
Bayer Leverkusen (3-4-2-1) – Hradecky; Tapsoba, Tah, Hincapié; Frimpong, Xhaka, Garcia (dal 75′ Andrich), Grimaldo (dall’89’ Belocian); Adli (dall’81’ Palacios), Wirtz (dall’89’ Tella); Boniface (dal 75′ Terrier). Allenatore Xabi Alonso.
Milan (4-2-3-1) – Maignan; Emerson, Gabbia, Tomori, Theo Hernandez; Fofana, Reijnders; Pulisic (dal 79′ Chukwueze), Loftus-Cheek, Leao; Abraham (dal 62′ Morata). Allenatore Paulo Fonseca.
Arbitro: Sandro Schärer (Svizzera)
Ammoniti: Aleix Garcia (B), Frimpong (B), Morata (M), Chukwueze (M)
MIlan, classifica e prossimi impegni
Ora i rossoneri dovranno voltare pagina e concentrarsi sulla prossima sfida di campionato contro la Fiorentina, in programma domenica. Poi la pausa per gli impegni della nazionale. Dopo la sosta, il Milan avrà l’obbligo di reagire nel match in programma il 22 ottobre a San Siro contro il Club Brugge.
