Tommaso Labate dalla parte dei nerazzurri in Nazionale. Il giornalista di fede nerazzurra difende i suoi beniamini bersagliati a Euro 2024.
L’Italia si arrende alla superiorità della Svizzera nel corso di Euro 2024. Le conseguenze di un fallimento imprevedibile sono tante e diverse. Finiscono tutti sul banco degli imputati: Spalletti e Gravina non si dimettono e, dopo una disfatta devastante come quella di Berlino, si ripartirà a settembre con la consapevolezza di dover andare ai Mondiali 2026.
Chissà con quali mezzi e con quali capacità. Domande a cui Spalletti dovrà necessariamente rispondere attraverso i fatti e le analisi. Il CT azzurro – una volta riconfermato – ha fatto capire di avere le idee chiare: “So quello che devo fare – ha detto – cercherò di rendere questa Nazionale ancora più giovane”.
Un imperativo categorico che, oggi, corrisponde al massimo coefficiente di difficoltà. Non solo Spalletti nel mirino: a non piacere è stato anche il cosiddetto “blocco Inter”. I nerazzurri presenti in Nazionale, secondo i tifosi e gli esperti, non hanno reso come avrebbero dovuto. Sono in buona compagnia, potrebbe azzardare qualcuno, ma non è questione di numeri.
Semmai di confronti: gli estimatori si domandano perchè gli interisti in campionato giocano in un modo e, con la Nazionale, si presentano in un altro? La risposta è difficile da formulare. O meglio: quasi tutti non sanno rispondere con dovizia e puntualità. Prova a farlo il giornalista del Corriere della Sera Tommaso Labate.
Il quale, tra le altre cose, è anche autore del libro: “Interista social club”. Si intuisce, quindi, che i nerazzurri li conosca a menadito. Allora il cronista fa la sua analisi attaccando i detrattori con una tesi semplice e diretta: “Si parla di blocco Inter – asserisce su Twitter – senza sapere che per parlare di blocco Inter serve una persona: Simone Inzaghi”. Labate è cristallino.
Leggi anche: Balotelli fa serata dopo la sconfitta dell’Italia: l’ex Milan bersagliato sul Web | VIDEO
L’Inter ha funzionato e ha vinto lo Scudetto grazie soprattutto alle capacità di Simone Inzaghi, in grado di assemblare una squadra al meglio con prontezza e lungimiranza. Ci ha messo del tempo, ma quell’attesa è servita a creare una vera e propria corazzata. Variabile, temporale, che Spalletti non ha avuto. Certe scelte, comunque, si pagano. In special modo rispetto alla tattica. Labate è convinto: il valore aggiunto del “blocco Inter” è il tecnico di Piacenza.