Al-Ittihad, offerta monstre a Stefano Pioli: cifre e dettagli del contratto

Clamorosa opzione di mercato che potrebbe portare Stefano Pioli in Arabia Saudita per dirigere il colosso Al Ittihad

Potrebbe essere in Arabia Saudita il futuro di Stefano Pioli che ha chiuso al termine della stagione la sua lunga parentesi dedicata al Milan e culminata con lo scudetto di due anni fa.

Stefano Pioli
Il momento del commiato tra Pioli e San Siro Credits ANSA (milano.cityrumors.it)

Dall’Al Ittihad, autentico colosso del calcio saudita, una squadra dalle potenzialità economiche praticamente immense, è arrivata un’offerta che difficilmente si può rifiutare e che Pioli sarà costretto a valutare con estrema attenzione.

Al Ittihad, l’offerta per Pioli

La stagione in Arabia Saudita, nonostante un clima completamente differente che costringe a una riorganizzazione degli eventi in chiave serale e nei mesi meno caldi non è molto diversa da quella italiana. E il campionato, un girone unico all’Italiana a 18 squadre che si è chiuso con la vittoria dell’Al Hilal – una delle grandi rivali dell’Al Ittihad – si è chiuso a maggio per riaprirsi a metà agosto. Alcune squadre sono già al lavoro con la programmazione e il ritiro.

L’Al Ittihad ha un’autentica fortuna da investire su un mercato che al momento è ancora in attesa di quelli che possono essere i passaggi più significativi. Il primo atto ufficiale da parte della direzione del club è stato quello di esonerare il tecnico argentino Marcelo Gallardo che aveva ancora un annodi contratto e che aveva preso il posto di Nuno Santo Spirito a novembre, anche lui esonerato. Ora toccherebbe a Pioli.

Miliardari, ma senza trofei

L’Al Ittihad è una delle squadre che ha completamente rivoluzionato il calciomercato. Le tigri, così sono soprannominati i gialloneri, hanno sede a Gedda. La proprietà è il Public Investment Fund, uno dei gruppi di investimento più ricchi del mondo con un patrimonio stimato che sfiora il miliardo di dollari e alle cui spalle c’è la famiglia reale saudita. L’attuale presidente è Mohammed Bin Salmand Al Sa’ud, il principe ereditario destinato al fondo saudita.

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Di Pioli per la verità si parla già da qualche tempo. E a parlarne per primi erano stati alcuni giocatori dell’Al Ittihad, come Benzema che in tempi non sospetti, dopo essere arrivato a peso d’oro al club, aveva espresso alcune perplessità circa determinate scelte tecniche. In molti avevano scritto che l’ex pallone d’oro era pronto anche a lasciare immediatamente il club, deluso dalle prospettive del calcio Saudita.

I grandi allenatori italiani

Intervistato da un giornale francese Karim Benzema aveva detto che al campionato dell’Arabia Saudita non mancano i grandi giocatori ma i grandi allenatori e aveva espresso una frase estremamente chiara: “Il giorno che vedremo un grande allenatore italiano qui in panchina vuol dire che le cose stanno effettivamente cambiando….”

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Stefano Pioli lascia il Milan dopo il titolo di due anni fa -Credits ANSA (milano.cityrumors.it)

Con ogni probabilità Benzema non si riferiva direttamente a Stefano Pioli, ma a Carlo Ancelotti, anche lui dato per vicinissimo su una delle panchine arabe prima che il suo nome venisse tirato in ballo per la direzione tecnica del Brasile e comunque inutilmente, visto che ha appena rinnovato il suo impegno con il Real Madrid con il quale ha vinto la Champions League.

Quanto guadagnerà Stefano Pioli

lo sforzo economico dell’Al-Ittihad è davvero importante: ma per il momento il mercato del club è fermo virgola in attesa di un definitivo si da parte del tecnico. Il roster è comunque già di prim’ordine: non solo Karim Benzema, ma anche Fabinho, N’Golo Kanté, Luis Felipe, Diogo Jota. Dopo cinque anni al Milan, coronati dallo Scudetto 2022, il suo primo titolo da allenatore, Pioli guadagnerà una cifra impressionante, si parla di non meno di 18 milioni di euro all’anno, qui dovrebbero poi aggiungersi i premi che in Arabia sono tra i più alti del mondo punto sia per il titolo che per la Coppa nazionale che, soprattutto, per la Champions League asiatica.

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Un salto di qualità impressionante per Pioli, che ha iniziato la sua carriera di tecnico sulla panchina della Salernitana e del Modena per poi entrare in corsa nella gestione del Milan al posto di Marco Giamapolo e che nella sua stagione più ricca al Milan aveva comunque portato a casa poco meno di 5 milioni di euro.

L’Arabia parla italiano

Con il passaggio all’Al-Ittihad, Stefano Pioli sarà il primo allenatore italiano a lavorare nella Pro League saudita. Un dirigente esperto, l’ex Roma Guido Fienga, aveva già intrapreso la stessa strada l’anno scorso entrando a far parte della dirigenza dell’Al-Nassr.

Da almeno dieci anni l’Al Ittihad, nove titoli sauditi l’ultimo dei quali conquistato nel 2023, domina la scena del mercato asiatico. Ma le ultime scelte scelte tecniche non sono mai state all’altezza delle aspettative sia del club che degli esigentissimi tifosi. Tra gli allenatori che si sono seduti in successione sulla panchina dell’Al Ittihad  ci sono nomi illustri, anche vincenti punto tra questi l’immagine di Stefano Pioli, però, emerge come quella di un autentico fuoriclasse.

Gli ultimi tecnici del club sono stati il serbo Dimitri Davidovic, Raúl Caneda, Jorvan Vieira, il rumeno Victor Piturca, il cileno José Luis Sierra per chiudere con Henk ten Cate, che restò alla guida del club solo pochi mesi e chiudere con Cosmin Contra e Nuno Espírito Santo, esonerato quando la squadra si era arricchita di grandi fuoriclasse per lasciare spazio a Gallardo.

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