Ondata di rincari per i taxi a Milano con parecchie polemiche che riguardano le auto pubbliche che in questo momento sono tra le più care d’Italia
Tra le voci che rendono Milano una delle città più care d’Italia, se non la più cara in assoluto, non ci sono solo i costi legati a case, affitti e utenze. O quelle di ristoranti e locali.
Ma anche le tariffe dei taxi milanesi che risultano già essere tra le più care d’Italia e incidono gravemente sull’economia delle famiglie del capoluogo. E sono destinati a incidere ancora maggiormente perché le tariffe stanno per alzarsi ulteriormente.
I Taxi a Milano, prezzi ancora più alti
La notizia è ufficiale da poche ore e non mancherà di suscitare parecchie polemiche in una città che negli ultimi mesi ha visto aumentare considerevolmente anche le tariffe dei mezzi pubblici che tuttavia continuano a essere presi d’assalto da una moltitudine di utenti che non pagano il biglietto, soprattutto su tram e bus.
A seguito della delibera approvata dalla Regione Lombardia il 17 giugno scorso le nuove tariffe in vigore fin dai prossimi giorni riguardano in modo particolare le cosiddette fixed fares, le tariffe a prezzo fisso. Tutti gli aumenti scatteranno dal prossimo 31 luglio.
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Da tempo le auto pubbliche milanesi propongono al pubblico tariffe rigide per alcune destinazioni specifiche, soprattutto per quelle che portano al di fuori dei confini del comune di Milano. E dunque l’aeroporto di Malpensa, quello di Orio al Serio e la Fiera di Milano di Rho. Tutte queste tariffe saranno ritoccate al rialzo con aumenti medi pari al 3.64%.
Dal 31 luglio anche la tariffa a chilometro, sulla base degli scatti del tassametro, aumenterà dagli attuali 1.28 euro a chilometro a 1.32 euro. In aumento anche la tariffa fissa di partenza all’atto della prenotazione dell’auto. Fin dal momento in cui la corsa viene confermata salendo sull’auto o confermando la corsa dal telefono o dall’applicazione.
Il commento dei tassisti
L’aumento si rende necessario in considerazione dei prezzi del carburante ma anche di molti costi fissi. E rende Milano la città di gran lunga più cara in Italia per quanto riguarda le tariffe delle auto pubbliche. Prezzi di gran lunga superiori a quelli di Roma, Venezia, e Firenze che seguono – con variazioni medie diverse a seconda delle tariffe e delle fasce – il prezziario di Milano.
Emilio Boccalini, vicepresidente di Taxiblu 024040, uno dei più importanti consorzi cittadini di auto pubbliche, l’aumento segue la naturale curva dei costi e del mercato: “É importante precisare che questo rincaro interessa soprattutto le tariffe predeterminate. E che come sempre in questo periodo dell’anno l’aumento è proporzionale e all’adeguamento dei codici Istat sulla base dei quali viene calcolato. In linea generale per quanto ci riguarda gli adeguamenti tariffari vengono individuati e normati su parametri regionali molto stringenti. Basti pensare che se l’aumento dei taxi è del 3,64% quello dell’inflazione è stato di due punti e mezzo superiore, ed è pari al 6,23%”.
I costi di Milano e quelli mondiali
Secondo le statistiche la città più cara in assoluto per la prenotazione di un taxi resta Zurigo che con i suoi 5.70 (importo in euro) e 3.60 a chilometro cara quasi tre volte più di Milano. In compenso l’aumento di prezzi di questi ultimi anni ha portato il capoluogo sulla scia di Londra dove il costo dei taxi è stato inserito tra i servizi di base da calmierare.
Questi tutti gli aumenti a partire dal 31 luglio
Milano – Malpensa: 114 euro (precedentemente 110 euro)
Milano – Orio al Serio: 128 euro (precedentemente 122 euro)
Linate – Fiera: 68 euro (precedentemente 64 euro)
Linate – Malpensa: 128 euro (precedentemente 124 euro)
Costo al chilometro: 1,32 euro (precedentemente 1,28 euro)
Costo per 60 minuti: 34,48 euro (precedentemente 33,27 euro)
Tariffa iniziale diurna: 4,10 euro (precedentemente 3,90 euro)
Tariffa iniziale notturna: 7,90 euro (precedentemente 7,60 euro)
Tariffa iniziale festiva diurna: 6,60 euro (precedentemente 6,40 euro)