5 squadre nelle prime otto posizioni: la serie A parla lombardo

I risultati della nona giornata del campionato di serie A hanno confermato lo straordinario momento di forma che stanno attraversando tutte le squadre della regione Lombardia 

Squadre lombarde sugli scudi. Per la seconda stagione consecutiva, anche quest’anno è la pattuglia decisamente più rappresentativa a livello regionale. Infatti se al termine del campionato scorso il Monza era mestamente retrocesso in serie B, il ritorno, dopo alcuni decenni di assenza, della Cremonese nella massima serie, ha consentito alle compagine lombarde di tenersi questo invidiabile primato regionale.  Un quarto delle squadre italiane che competono nella serie A provengono dalla ;Lombardia, ma soprattutto quest’anno lo stanno facendo con dei risultati che stanno andando al di sopra di ogni più rosea previsione.

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Inter, Milan, Como, Cremonese e Atalanta. Rispettivamente terza, quarta, quinta, ottava e nona. Questo lo straordinario inizio delle compagini “lumbard” dopo le prime nove giornate di campionato. Realtà ovviamente completamente differenti, per investimenti, bacino d’utenza, storia e tradizione. Ma sul campo stanno comunque tutte dimostrando che meritano ampiamente la partecipazione.

Il Regno di Lombardia

Si sono presentate ai nastri di partenza della nuova stagione calcistica con un bel biglietto da visita, quello delle società leader nel campionato dei ricavi. Poi, sul campo, le cinque realtà lombarde della serie A 2025-26, Inter, Milan, Como, Cremonese e Atalanta,  che non rappresentano un record nella nostra serie A perchè nel 1951-1952 furono 6 come nella stagione 1966-1967, sono andate ben oltre le aspettative nel primo scorcio di campionato.

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La nona giornata della massima competizione nazionale infatti si è conclusa con altre tre vittorie e un pari, ma nello scontro diretto tra bergamaschi e rossoneri, l’ennesimo incredibile risultato d’insieme che lancia le cinque compagini lombarde tutte nella parte sinistra della classifica, quella che storicamente mette in palio titoli o posizioni europee. Se per me Inter e Milan, anche se alle prese con una “ristrutturazione” tecnica rispetto alla scorsa stagione, concorrere per lo scudetto è affare di ogni campionato, se l’Atalanta negli ultimi dieci anni è entrata di diritto nell’élite del calcio italiano e europeo, sono Como e soprattutto Cremonese ha costituire le clamorose sorprese di questo avvio di stagione.

Proprietà diverse ma tutte con un occhio al bilancio

Squadre lombarde, anche se dal punto di vista delle proprietà societarie una grossa fetta del controllo è all’estero, perchè oltre al Como, controllato dalla famiglia indonesiana degli Hartono, troviamo poi gli americani di Oaktree per l’Inter, la Redbird di Gerry Cardinale per il Milan, mentre alla storica famiglia Percassi, artefice assoluta della scalata nelle gerarchie calcistiche dell’Atalanta, si è affiancato con il 55% delle quote, il comproprietario dei Boston Celtics, Steve Pagliuca, che come prima cosa ha messo mano allo storico stadio Brumana, ristrutturandolo e trasformandolo così in un piccolo gioiello. In mani italiane resta la Cremonese, che dal 2007 è controllata dalla famiglia Arvedi, una società solida, competente e che senza strafare, un passo alla volta, ha costruito il classico miracolo all’italiana.

Proprietà diverse ma tutte con un occhio al bilancio – Milanocityrunmors.it – Ansa foto

Non c’è più il mecenate o la grande dinastia familiare che mette i soldi di tasca propria e regala il grande colpo di mercato a se stesso e fa sognare una piazza intera, ma una managerialità moderna, una sostenibilità finanziaria che tassello dopo tassello, tra investimenti su giocatori giovani, player trading, forme di merchandising sempore più spinte e stadi di proprietà, regala solidità differente che permette però di competere senza rischiare il crack. Realtà differenti quelle milanesi, ma che ognuna nel proprio alveo, stanno dimostrando di aver capito forse prima delle altre, la strada giusta per diventare grandi.

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