Le valutazioni degli uomini di Massimiliano Allegri, al termine del big match contro i giallorossi di Gasperini. Le pagelle di Milan-Roma, match valido per la decima giornata di campionato
Un gol di Pavlovic, nel momento di maggior pericolosità della Roma, e un rigore parato da Maignan, che a dieci minuti dalla fine ipnotizza Dybala, regalano al Milan un successo pesantissimo con la Roma. I rossoneri soffrono nei primi trenta minuti (concedendo un numero altissimo di palle gol), ma nel momento più complicato trovano in Leao un vero e proprio trascinatore. Il portoghese da il via all’azione decisiva, regalando a Pavlovic il pallone dell’1-0.

Nella ripresa i rossoneri sfiorano ripetutamente il raddoppio, ma Leao, Nkunku e Ricci non riescono a trovare il gol. Il portoghese fallisce una clamorosa occasione, facendosi respingere il tiro a colpo sicuro (e da due passi) da Hermoso. Poi, nel finale, la Roma si rigetta in avanti e si procura un rigore. Maignan ipnotizza Dybala (che non falliva un tiro dagli undici metri dal trenta novembre 2021) e regala ad Allegri la vittoria.
Milan-Roma, le pagelle rossonere: Pavlovic guizzo decisivo
Maignan 8: Primi venti minuti da incubo: per lui e per la difesa rossonera. Parte con un pallone lento, che porta al tiro Cristante dopo soli quaranta secondi: guarda uscire il colpo di testa di Ndicka e il piazzato di Dybala, poi blocca il tiro di Wesley. Nella ripresa diventa decisivo, ipnotizzando Dybala dagli undici metri: una parata fondamentale.
De Winter 6: Le condizioni fisiche non eccezionali di Tomori gli spalancano le porte della formazione titolare. Al sedicesimo buca in modo clamoroso l’intervento, lasciando a Dybala una conclusione pericolosa. Non regala mai sensazioni di sicurezza, ma regge l’urto e nel finale riesce a svettare sui continui cross che arrivano dalle fasce.
Gabbia 7: Senza un punto di riferimento in attacco (Gasperini schiera una Roma senza centravanti), è costretto a svariare su tutto il fronte difensivo. Bravo nelle chiusure, attento sulle palle alte. Continua a dimostrarsi affidabile e sicuro.
Pavlovic 7,5: Soffre, come tutta la difesa, la partenza a razzo della Roma: i continui movimenti di Dybala e Soulè lo mettono in difficoltà. Al 20′ si sgancia e prova la fortuna con un colpo di testa su corner. Ben più pericolosa la ripartenza che porta al gol del vantaggio: il difensore segue la discesa di Leao e con il piatto sinistro batte Svilar. Secondo gol in campionato. Nella ripresa si trasforma nel padrone dell’area di rigore, svettando su ogni palla alta.

Saelemaekers 7: E’ cresciuto tantissimo dal punto di vista tattico, diventando una pedina imprescindibile per Allegri. Nel primo tempo, con la Roma in forcing, limita le folate offensive, ma si attacca a Wesley, limitandone la corsa e ripartendo. Fa ammonire prima El Aynaoui, poi Wesley.
Fofana 6: In una gara di grande sacrificio, è sfortunato in tutte le giocate decisive: allo scadere del primo tempo fallisce una clamorosa occasione, spedendo al lato un invitante assist di Bartesaghi. Si ripete ad inizio ripresa, calciando addosso a Svilar da due passi. Poi, prima provoca una punizione (seppur generosa) per entrata su Pellegrini, poi il rigore, saltando con il braccio troppo alto. Maignan lo salva.
Modric 7: Al 23′ la giocata che può rappresentare al meglio il suo momento: alla soglia dei quaranta anni, recupera nello sprint su Soulè. Legge in anticipo le giocate e regala fantasia e qualità. Da applausi un’apertura ad inizio ripresa per Leao, che il portoghese spreca. Gioca una gara di sacrificio e di intelligenza incredibile. Si attacca a Dybala e ne limita al minimo le giocate.
Ricci 6,5: Quarta consecutiva da titolare. Nel primo tempo si abbassa tanto, costretto dal forcing giallorosso a centrocampo. Cresce con il passare dei minuti e inizia a prendere per mano il centrocampo. Sfiora il raddoppio ad inizio ripresa, con un bel tiro al volo che lambisce il montante. Nei secondi quarantacinque minuti diventa il padrone del centrocampo.
Bartesaghi 6,5: Soffre l’intraprendenza di Celik, che lo mette spesso in difficoltà. Timido, poco propositivo, commette qualche errore di troppo, che fa infuriare San Siro. Chiude in crescita la prima frazione e regala a Fofana un assist al bacio, che il mediano spreca. Nella ripresa Gasperini inserisce Bailey: lo controlla con personalità: un suo tiro-cross (deviato da Svilar), regala una palla gol clamorosa a Leao. Sempre più decisivo.
Nkunku 6: Prima da titolare per lui. Nella prima mezz’ora sembra un pesce fuori d’acqua: Ndicka lo anticipa sempre nel gioco aereo, mentre i compagni sembrano ignorarlo negli scambi stretti. Cresce nel finale della prima frazione: punta gli avversari, si fa notare negli scambi e prova anche la conclusione, trovando la risposta di Svilar. Ad inizio ripresa va ad un passo dal raddoppio: la sua deviazione (fortuita) termina sul palo. Regala segnali incoraggianti.
Leão 7,5: Dopo averlo sostituito all’intervallo di Atalanta-Milan, Allegri lo rispolvera al centro dell’attacco. Prova a risollevare il morale dei compagni e di San Siro dopo ventisei minuti di dominio giallorosso, con una bella progressione personale. Si ripete al 40′, squarciando in due la retroguardia giallorossa e servendo a Pavlovic il pallone del vantaggio. Si conferma una spina nel fianco per la difesa giallorossa, e dopo aver dato il via ad un’azione pericolosa, fallita da Fofana, si mette in proprio ad inizio ripresa, con un missile, che trova la deviazione miracolosa di Svilar. Ma nel momento decisivo, fallisce un gol clamoroso, calciando da due passi (e con la porta vuota) addosso a Hermoso. Esce sfinito, con i crampi.





