L’ennesimo atto vandalico sulla statua del giornalista Indro Montanelli. Lo scempio avvenuto di notte è stato denunciato dal Consigliere Comunale di Milano, Samuele Piscina: “L’azione di ecovandali figli di papà”. Sul posto anche la Scientifica per rilievi dettagliati
Non c’è tregua nei giardini pubblici di Palestro (Giardini Montanelli), Milano, dove al centro svetta la statua in bronzo raffigurante il giornalista Indro Montanelli che, per l’ennesima volta, è stata brutalmente sfregiata con della vernice viola da vandali al momento non noti.
Lo scempio sarebbe avvenuto questa notte ad opera di ignoti che hanno gettato sulla testa del manufatto la vernice colorata. Sul campo questa mattina è arrivata anche la Polizia Scientifica poiché sul basamento della statua sono state lasciate delle impronte digitali appartenenti ad una mano.
A denunciare l’atto vandalico scoperto questa mattina, giovedì 4 aprile, nei giardini pubblici che portano il nome del giornalista Indro Montanelli e dentro i quali è stata sporcata la statua con della vernice viola, è Samuele Piscina, Segretario provinciale della Lega e Consigliere Comunale di Milano.
Il Consigliere leghista ha dichiarato: “La statua di Indro Montanelli, nei giardini pubblici che portano il suo nome, è stata nuovamente vandalizzata da qualche cretino che pensa di poterne infangare la memoria con vernice colorata”. Seppur ancora nessuno ha rivendicato l’atto vandalico, Piscina lancia una frecciatina alla “sinistra” dicendo: “l’azione di ecovandali figli di papà”.
Poi il leghista, come riporta il Giorno, continua ipotizzando: “Il buonismo della sinistra nei confronti degli ecovandali figli di papà ha come conseguenza questi continui atti vandalici in tutta la città. Milano merita rispetto e chi imbratta dovrebbe pagare caro e non essere coccolato. Invece, a più riprese la statua di bronzo è stata ripulita a spese dei milanesi attraverso le tasse e tariffe in continuo aumento grazie alla stessa sinistra che governa la città”. In conclusione, Samuele Piscina si rivolge al sindaco di Milano, Beppe Sala: “Chiediamo ancora una volta al sindaco Sala di dare fine al suo mutismo di fronte a questi continui soprusi. Milano merita un sindaco che non lasci passare impunite questo tipo di azioni”.
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Non è la prima volta che la statua di Indro Montanelli viene presa di mira dai vandali. Già in passato, purtroppo, si è assistito a diversi episodi del genere. Nel 2020 alcuni ragazzi dei collettivi studenteschi avevano imbrattato il monumento in bronzo con della vernice rossa lasciando una scritta alla base della statua con una frase scioccante: “Razzista, stupratore”.
Il commento si rifaceva al racconto dello stesso giornalista quando, da militare si era accompagnato con una 12enne abissina nel corso delle guerra in Etiopia. L’anno successivo, marzo 2021, sempre sulla statua erano apparsi i simboli della falce e martello.
Mentre, nel luglio del 2023 il monumento era stato avvolto con nastro giallo e nero alla base e lungo il muretto che fa da cornice alla statua. In quel caso erano stati incollati cartelli con la scritta ‘Aria pericolosa per la salute umana’.
Adiacente alla statua un triangolo che avvertiva del potenziale “pericolo”: “Nell’aria che stai respirando sono stati rilevati inquinanti oltre la soglia di sicurezza per la salute umana”. Infine oggi, giovedì 4 aprile 2024 con l’imbrattamento del capo del monumento alla memoria di Montanelli con la vernice viola. Ma questa volta in campo sono arrivati anche gli agenti della scientifica.