Questa mattina, giovedì 4 aprile, in aula per il processo ad Alessandro Impagnatiello sono stati sentiti i medici legali e i consulenti. E’ la quinta udienza che si svolge per l’omicidio di Giulia Tramontano e il piccolo Thiago. I familiari delle vittime: “Lotteremo ogni giorno per la giustizia”
Riparte stamattina, giovedì 4 aprile, la quinta udienza in Tribunale a Milano per il processo sull’assassinio della 29enne Giulia Tramontano, uccisa incinta al settimo mese di gravidanza dal reo confesso fidanzato 30enne Alessandro Impagnatiello la sera del 27 maggio del 2023 nell’abitazione di Senago (Milano).
In aula prenderanno la parola oggi i medici legali e i consulenti. Intanto, prima dell’inizio Franco Tramontano, padre di Giulia, sui social network questa mattina ha scritto: “Nulla ci restituirà Giulia. Abbiamo gridato a voce alta, lo faremo ancora, affinché sia fatta giustizia per lei e Thiago”.
Nella nuova udienza di oggi in cui l’imputato Alessandro Impagnatiello, reo confesso, deve risponde di omicidio aggravato dopo aver ucciso con 37 coltellate la fidanzata Giulia Tramontano e il bimbo che portava in grembo, Thiago, prenderanno parola i medici legali e i consulenti che avranno il compito di ricostruire dettagliatamente l’atroce delitto di Senago.
Oggi, al centro del dibattito in aula i ripetuti tentativi da parte del barman Impagnatiello di avvelenamento della fidanzata e del bimbo che portava in grembo nonché tutti gli altri dettagli inerenti l’omicidio. Secondo le indagini, i continui tentativi di avvelenamento da parte del 30enne rientrerebbero in un’opera che il giovane avrebbe portato avanti per mesi, da quando la vittima gli avrebbe rivelato di essere incinta nel dicembre del 2022 fino ala drammatica morte di un anno fa.
Nel frattempo la Corte, come riporta anche il Giorno, citando l’articolo 472-473 del codice di procedura penale, disponele porte chiuse soloperle immagini del rinvenimento del cadavere di Giulia Tramontano trasmesse in aula e per la discussione della consulenza sull’autopsia.
Secondo il medico legale Nicola Galante, la vittima Giulia Tramontano è morta “a causa di una massiva emorragia acuta” provocata da “lesioni vascolari cervico-toraciche” inflitte con un’arma da taglio.
Il piccolo Thiago, invece sarebbe deceduto successivamente. Il medico spiega in aula: “La morte del feto è successiva alla morte della madre, determinata da una insufficienza vascolare provocata dall’emorragia materna”. Infine, sul corpo della donna non vi erano “lesioni da difesa”.
LEGGI ANCHE: >>> 25enne accoltellato in strada da un barbiere armato di rasoio. Fermato l’aggressore
LEGGI ANCHE: >>> Tragedia familiare, coppia trovata morta in casa: ipotesi omicidio-suicidio
Mentre, questa mattina non prenderanno parte alla quinta udienza i familiari della vittima. La madre di Giulia, Loredana, sui social ha pubblicato un post poche ore fa: “Oggi ancora più forte: giustizia per Giulia e Thiago”. Anche il fratello minore di Giulia, Mario, ha postato una foto della sua famiglia con accanto un frase dedicata alla sorella: “Continueremo a lottare ogni singolo istante della nostra vita, affinché sia tolta la libertà per sempre a chi ti ha negato la possibilità di essere una madre, una figlia, una sorella e tanto altro. Ti amo e mi manchi Giulié”.
La sorella Chiara, invece, nella precedente udienza, la quarta, aveva parlato degli ultimi mesi di vita di Giulia ricostruendo in aula le varie fasi del rapporto sentimentale tra Alessandro Impagnatiello e la donna, rivelando i continui alti e bassi presenti nella coppia sin dall’inizio, tanto che la 29enne, quando aveva scoperto di essere incinta, non era felice, perché sentiva che il rapporto con l’imputato non stava migliorando.
Fino alla scoperta del tradimento di lui con un’altra ragazza e la telefonata che Chiara Tramontano ha ricevuto dalla sorella per confessarle tutto. Il resto è, purtroppo, cronaca nera.