Strade sicure, Piantedosi manda 150 militari a Milano: quali sono i luoghi sensibili

L’arrivo di 150 militari dell’esercito sulle strade di Milano. L’obiettivo è la sicurezza. Ecco quali sono i luoghi da tenere sotto controllo secondo l’operazione “Strade Sicure” del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi

Dal Viminale è giunta la notizia ieri, venerdì 19 gennaio 2024 dalle parole del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi che parla di un “significativo incremento della aliquota di militari sul territorio nazionale”. 

strade sicure
L’operazione strade sicure: a Milano l’arrivo di 150 militari in più. Ecco dove saranno dislocati (ansa)milano.cityrumors.it

In soldoni, l’annuncio è un’aggiunta, sull’intero suolo italiano, di 1.400 militari, facendo così aumentare il contingente fino a raggiungere quota 6.800. In particolare, a Milano verranno inviati 150 uomini in divisa. L’arrivo dei militari rientra nell’operazione “Strade sicure”.

L’Esercito a Milano

Milano avrà un aumento di militari. Saranno, infatti, 150 gli uomini dell’Esercito in arrivo in città. Con l’aggiunta delle unità la città meneghina sale a quota 801 uomini in divisa mimetica che avranno l’obiettivo di garantire la sicurezza sulle strade, invertendo così i segnali d’insicurezza che arrivano dal capoluogo lombardo nell’ultimo anno.

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L’operazione strade sicure: a Milano l’arrivo di 150 militari in più. Ecco dove saranno dislocati (ansa)milano.cityrumors.it

Negli ultimi dieci anni i cittadini si sono lentamente abituati al presidio di macchine e furgoncini dell’Esercito tra le vie della città. Ora in aumento, il contingente sarà impegnato a presidiare i luoghi ritenuti sensibili a Milano. Tra questi svettano: gli ingressi del Duomo, gli aeroporti, i consolati e tutte le zone ritenute più turistiche.

L’attenzione posta su presunte minacce di attentati in città ma anche dall’avanzamento della microcriminalità giovanile e l’aumento delle rapine in generale ha invaso le vie meneghine. Poi dallo scoppio della guerra a Gaza, ad esempio, l’Esercito ha partecipato con le altre forze dell’ordine all’innalzamento delle misure di sicurezza relative a tutti i possibili obiettivi ebraici in città.

I luoghi sensibili

Le nuove leve dell’Esercito saranno dislocate per le strade di Milano e in particolare nelle aree attorno alle stazioni ferroviarie, considerate da sempre ricettacolo di disagiati e gente losca, e già largamente presidiate quotidianamente dalle forze di polizia.

Nell’attesa che il nuovo prefetto Claudio Sgaraglia possa disporre effettivamente degli aiuti militari, è facile immaginare che i nuovi arrivi finiranno per presidiare gli scali più delicati di Milano: la Stazione Centrale, piazza Duca d’Aosta, la stazione Garibaldi e quella di Rogoredo, quest’ultima al centro delle ultime operazioni di polizia per lo spaccio di droga.

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L’esultanza del centrodestra

Ad esultare, dal punto di vista politico, è tutto il centrodestra con commenti che vanno a rimarcare, come riporta il Corriere della Sera: “l’impegno del governo su un fronte abbandonato dal centrosinistra, nonostante la recente nomina ad hoc da parte del sindaco Beppe Sala dell’ex capo della polizia Franco Gabrielli”.

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