Jannik Sinner è numero uno al mondo nel tennis, ma è anche appassionato di calcio: il campione tifa Milan grazie al suo compagno di stanza.
Jannik Sinner è numero uno al mondo nel tennis. Un primato italiano che sa di storia. Djokovic si ritira dal Roland Garros e il testimone passa al campione azzurro. Rappresentare il mondo tennistico non è un’impresa semplice, ma Sinner ha dimostrato di avere le qualità per poterlo fare oltre che i titoli.
Quello che ha maggiormente stupito gli appassionati è la sua abnegazione per questo sport: “Sia se vinco che se perdo il giorno dopo vado ad allenarmi”, ha dichiarato. Un amore, verso lo sport in cui eccelle, senza precedenti: forse è per questo che, a differenza dei suoi connazionali, continua a ottenere grandi risultati.
Sinner e la passione per il Milan
La concentrazione e la mentalità fanno più del campo: un approccio costante per la causa, fino a diventare una cura quasi maniacale. È stato preso in giro quando, nel 2020, si portò a casa un Atp 250 e lasciò la ragazza per dedicarsi esclusivamente al tennis. Una scelta di vita che molti non condivisero, ma alla fine ha avuto ragione il giovane campione: il successo prevede qualche rinuncia.
Il tennista azzurro, però, non può fare a meno di seguire il Milan: Jannik Sinner, infatti, è un tifoso sfegatato dei rossoneri. Li segue sempre, non si perde una partita. Persino quando si allena, tra uno scambio e l’altro, sente le notizie dei Diavoli. Passione che ha vissuto anche da vicino: dopo ogni trionfo si è recato a Milanello.
Quella notte a Bordighera
Contesto in cui è sempre stato accolto come un idolo: il campione fra i campioni. La passione per i rossoneri comincia quando Sinner era un esordiente e frequentava un noto circolo del tennis a Bordighera. In quell’ambito ha iniziato a conoscere i Diavoli grazie a un suo compagno di stanza che era patito e non si perdeva una partita.
Gli ha trasmesso la passione, ora il tennista è uno dei più presenti: non si perde neppure una partita di Champions. Quando può torna a San Siro in campionato. Ibrahimovic si è fatto un selfie con lui, Sinner gli ha regalato una racchetta e ha detto: “Lo stimo come uomo e professionista, anche perchè riesce a farsi amare al di là delle sue doti sportive”.
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Un tratto caratteriale che sta cominciando a coltivare anche il tennista, con la differenza che il campione di tennis è in piena ascesa. Ibrahimovic ha scritto la storia del Milan da giocatore, ora sta cercando di fare lo stesso da dirigente. Un intreccio di passioni, possibilità e carisma. Doti molto difficili da rintracciare, tra Milano e Bordighera – a quanto pare – ci sono dei riferimenti niente male.