I saldi invernali 2024 a Milano sono partiti in salita. Secondo Confcommercio gli acquisti degli italiani nel primo giorno di sconti rispetto allo scorso anno presentano un calo del 20%. Le motivazioni
Dalle rilevazioni della rete associativa di Confcommercio Milano sui saldi invernali 2024 iniziati ieri in quasi tutta Italia, emerge un calo del 20% rispetto al primo giorno dell’anno scorso (2023) con una spesa media di 100 euro nella città meneghina.
Sempre l’associazione consumatori evidenzia come la percentuale media di sconto in saldo si attesta intorno al 30%. E tra i prodotti maggiormente venduti ieri, primo giorno di saldi invernali, 5 gennaio 2024, a Milano compaiono: maglieria, felpe, capispalla, giacconi, cappotti, calzature.
Partenza in calo a Milano. Ecco perché
Secondo le parole del presidente della rete associativa di Confcommercio Milano nonché vicepresidente vicario di FederModa Milano, Gabriel Meghnagi: “La partenza di oggi deve tener conto del tempo non ottimale e del fatto che siamo in un giorno feriale alla vigilia dell’ultimo weekend festivo, con tanti milanesi non ancora ritornati in città”.
“Sono convinto che già in questo weekend si comincerà a recuperare con il graduale rientro dei milanesi. Per questi saldi invernali stimiamo una spesa pro-capite di 170-175 euro e una spesa a famiglia di 400 euro. La domanda interna viene compensata dalla presenza dei visitatori stranieri nelle zone più centrali”.
Infine, aggiunge e conclude il presidente Meghnagi: “Va tenuto conto che sui saldi gli operatori commerciali devono far fronte alla concorrenza delle grandi piattaforme online che decidono per tempo e in autonomia quando fare gli sconti. Se vogliamo preservare il valore dei saldi e del loro inizio, bisogna garantire a tutti le condizioni per stare sul mercato”.
Date e regole dei saldi
Sul sito della Regione Lombardia, è scritto nero su bianco il decalogo comportamentale che tutti gli esercenti milanesi sono obbligati a seguire in vista dei saldi invernali iniziati ieri, venerdì 5 gennaio 2024.
La durata massima del periodo dei saldi è stabilita in 60 giorni; pertanto, gli sconti termineranno il giorno lunedì 4 marzo. I consumatori devono sapere che, ai fini informativi e di tutela, i commercianti hanno l’obbligo di esporre, accanto al prodotto, il prezzo iniziale e la percentuale dello sconto o del ribasso. È invece facoltativa l’indicazione del prezzo di vendita conseguente allo sconto o ribasso.
Il negoziante ha l’obbligo di fornire informazioni veritiere in merito agli sconti praticati sia nelle comunicazioni pubblicitarie (che, anche graficamente, non devono essere presentate in modo ingannevole per il consumatore) sia nelle indicazioni dei prezzi nei locali di vendita. Non può inoltre indicare prezzi ulteriori e diversi e deve essere in grado di dimostrare agli organi di controllo la veridicità delle informazioni relative al prodotto.
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I prodotti scontati
Da ricordare che all’interno dell’esercizio commerciale la merce in saldo deve essere separata dai prodotti eventualmente posti in vendita a prezzo normale e se questo non fosse possibile, il negoziante dovrà esporre cartelli che devono fornire al consumatore informazioni inequivocabili e non ingannevoli.
Infine, se il prodotto risulta difettoso, l’acquirente può richiedere la sostituzione dell’articolo stesso o il rimborso del prezzo pagato dietro presentazione dello scontrino fiscale, che occorre quindi conservare sempre e mai buttare.