Beppe Sala torna a parlare di San Siro: l’abbattimento è ormai nel dimenticatoio a causa del vincolo della Sovrintendenza. Le rivelazioni.
Beppe Sala richiama l’attenzione sulla questione San Siro: l’abbattimento dell’impianto non è più una priorità. Si tiene quello che c’è e si lavora sul futuro. L’avvenire sarà con nuove specifiche e altrettanti stilemi: il primo punto è capire chi è interessato a prendere in mano la questione, le due squadre di Milano sembrerebbero essere interessate a cambiare aria.
Si stanno muovendo verso altri lidi, questo per Sala è un passo importante che, però, determina anche uno scenario particolare. Uscire dalla zona di San Siro significa contare su una gestione differente, per questo – appurato che il mercato è in stallo sul piano architettonico – una soluzione condivisa poteva essere una divisione dei guadagni con Inter e Milan.
In cambio i club dovrebbero assumersi la qualità della riqualificazione e dividersi i lavori con il Comune. Situazione che genera malumori: in primis perchè il Milan è in trattativa avanzata per San Donato, dove sorgeranno le fondamenta del nuovo tempio rossonero. I nerazzurri aspettano, ma non vogliono essere da meno.
Questo porta Sala a rivalutare ogni aspetto: San Siro non si tocca, ma deve cambiare referenti. A DAZN Sala sottolinea che se i club dovessero chiamarsi fuori definitivamente cercherebbe altri partner altrove. La struttura dunque è in vendita. Resta appannaggio del Comune che, però, non può sobbarcarsi una spesa così importante da solo.
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Aziende interessate ce ne sono, anche perchè la Scala del Calcio vanta un interesse relativo anche agli eventi. Come concerti e manifestazioni sportive correlate. Non necessariamente calcistiche. Anzi, di recente si è proprio creato un dibattito rispetto alla maniera migliore per evitare sovrapposizioni di iniziative e favorire un vissuto migliore. Senza inquinamento acustico e inconvenienti di alcun genere. Insomma San Siro c’è, non resta altro che capire chi è interessato a rinnovarlo. Sala aspetta, ma non troppo. Una decisione in merito dovrà essere presa a stretto giro, con o senza Inter e Milan.