La pubblicazione di un lungo post su Facebook ha aggiunto una nota di ufficialità alla candidatura di Roberto Rasia Dal Polo alle prossime elezioni comunali di Milano che si dovrebbero tenere in primavera, salvo possibili rinvii legati all’andamento della epidemia di covid.
Rasia, di origine genovese ma naturalizzato milanese, è un ex giornalista attualmente direttore della comunicazione del Gruppo Pellegrini.
Il suo nome era circolato negli ambienti politici della Lega già nel mese di dicembre anche se si aspetta l’appoggio ufficiale alla candidatura da parte di Silvio Berlusconi.
Nel presentarsi come possibile candidato, ha raccontato di avere detto un “no” iniziale a questa ipotesi adducendo come motivazione “Mi spiace, non faccio il politico”.
Ma la risposta che ha ricevuto è stata più che sufficiente a fargli cambiare idea: “Abbiamo pensato a te proprio per questo. In quanto cittadino, manager, persona attenta al sociale. A quel punto si è acceso qualcosa dentro di me e non si è più spento”.
Nel proseguo del post, Rasia racconta delle difficoltà incontrate una volta arrivato a Milano e degli anni di gavetta ma anche di come la città “mi è entrata nel sangue, come se ci fossi sempre stato”. Ha tenuto però a sottolineare che, nonostante la candidatura a sindaco “Sono, rimango e rimarrò un cittadino”.
Ha poi tenuto a precisare di aver preteso che sul suo nome convergessero tutte le forze del centrodestra: “Io la disponibilità l’ho data e la confermo ai partiti della coalizione, a patto che il progetto sia di tutti e non di un solo partito” sottolineando di avere trovato un’unità di intenti politica che non si vedeva da tempo e di cui, asuo parere, si avverte la necessità.
Il suo ultimo pensiero è andato poi allo sfidante, il sindaco uscente Giuseppe Sala del quale ha detto: “[…] La sfida è difficile, ne siamo tutti coscienti. Il Sindaco uscente è forte e da me stimato.
Ma la sua amministrazione ha compiuto alcuni errori gravi negli ultimi due anni. Credo che Milano possa tornare a pensare in grande”.
Nel rimettersi alle decisioni della politica Rasia ha quindi concluso con: “W Milano. W i milanesi. Noi siamo pronti”.