La Rete Studenti Milano protesta contro il piano “Scuole sicure” attraverso una serie di striscioni appesi davanti alle porte degli istituti della città. Gli slogan scritti sui teli bianchi, su cui è spesso raffigurato il Ministro dell’Interno Matteo Salvini, è “No alla repressione, vogliamo formazione” e “Milano è prima in repressione”.
“Negli ultimi mesi – scrivono sui social i responsabili della Rete – l’Italia è stata palcoscenico di politiche discriminatorie nei confronti dei più deboli e di chi propone un’alternativa a questo sistema: i migranti, gli abitanti delle periferie e dei quartieri popolari, gli occupanti, i centri politici di aggregazione socialità sono stati presi mira dal nuovo governo. Con la flat tax vogliono colpire i poveri e adesso con il decreto Salvini colpiranno quelli che sembrano essere i veri nemici di questo governo: richiedenti asilo che scappano da condizioni di fame, guerra, povertà. Ora più che mai è importante scendere in piazza per dimostrare a chi guarda indifferente che questa deriva autoritaria non verrà accettata chinando il capo. È necessario che l’opinione pubblica comprenda che i migranti non sono altro che il capro espiatorio; e se la solidarietà e l’umanità sono dei crimini, noi siamo felici di disobbedire alle leggi. Invitiamo chi la pensa come noi a scendere in piazza venerdì 16 novembre contro il governo dell’infamia e le sue politiche xenofobe e razziste”.