La transizione verde è arrivata anche nel mondo dell’industria e, in particolare, in quella dell’acciaio di Dalmine in provincia di Bergamo destinata a diventare il primo impianto a sostituire, nella produzione, il gas con l’idrogeno verde.
È di oggi, infatti, la notizia dell’accordo che vedrà coinvolte, a questo scopo, tre importanti società italiane: la Tenaris titolare dello stabilimento, Edison e Snam per la transizione verso la nuova forma di energia a zero emissioni nocive per l’ambiente.
L’idrogeno entrerà dunque nei processi produttivi dell’acciaio ma sarà anche prodotto, insieme all’ossigeno, da un impianto realizzato all’interno dello stabilimento stesso che servirà anche come sede di stoccaggio e successiva distribuzione.
Nel caso di Dalmine si tratta di un progetto che si inserisce in un quadro più ampio di cambiamenti che riguardano la produzione di acciaio e che tendono verso le emissioni zero attraverso progetti per la tutela dell’aria, l’efficienza energetica, la riduzione nel consumo di materie prime, l’aumento del materiale riciclato, la valorizzazione e il riuso dei sottoprodotti.
Con l’introduzione dell’idrogeno a monte della produzione – negli alto forni – e a valle della medesima, si vuole dare avvio anche alla transizione energetica della siderurgia lombarda e italiana in generale.
Senza contare che questa transizione energetica potrà contribuire alla lotta ai cambiamenti climatici e creare nuove occasioni di sviluppo, in linea sia con le strategie energetiche nazionali sia europee con il Green New Deal a tutela dell’ambiente.
Si tratta, inoltre, del primo esperimento in cui aziende diverse mettono a frutto le singole competenze tecnologiche, di produzione industriale e di produzione energetica sviluppate negli ultimi anni a favore di un progetto comune a beneficio del singolo territorio e del Paese.