Il sequestro da oltre 90mila euro a Linate riaccende i riflettori sul crescente traffico di carte collezionabili rare verso Milano.
Stava percorrendo il corridoio verde dell’aeroporto di Milano Linate, quindi senza dichiarare alcunché, il passeggero proveniente da Tokyo, in Giappone, quando è stato bloccato dalle forze dell’ordine.
È così che le autorità hanno scoperto che nei bagagli custodiva oltre 20mila carte da gioco collezionabili, tra cui quelle dell’arcinota serie Pokémon, per un valore superiore ai 90mila euro. L’operazione è stata portata a termine dal personale dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli Lombardia 2 e dei militari della guardia di finanza del gruppo Linate. Le carte sono state sequestrate in quanto “di contrabbando”.
I prodotti, acquistati in Giappone, non sono ancora disponibili sui mercati europei. Da qui l’elevato valore commerciale e l’elevato interesse per il mercato dei collezionisti. Al passeggero è stata quindi contestata l’importazione in contrabbando della merce e gli è stata comminata una sanzione amministrativa che può variare dal 100 al 200 per cento dei diritti di confine evasi, in questo caso quantificati in oltre 22mila euro.
Sequestri di carte Pokémon (autentiche o contraffatte): tutti i precedenti
Il blitz, portato a termine anche grazie ad un protocollo d’intesa rinnovato il 28 maggio scorso, conferma il costante impegno dell’Agenzia e delle fiamme gialle nel presidio degli interessi economico-finanziari dello Stato e dell’Unione europea presso lo scalo aeroportuale di Linate. Non si tratta dell’unico caso del genere registrato negli ultimi tempi.
Nell’aprile scorso, al posto di controllo di Ponte Tresa, a Varese, i finanzieri hanno sequestrato un pacco contenente 38 carte Pokémon non dichiarate. In quel caso il valore era di 3mila euro, e le carte erano trasportate da un cittadino svizzero che stava cercando di entrare nel nostro Paese senza dichiararle.
A marzo 2024, invece, a Rieti, la guardia di finanza ha intercettato oltre 30mila carte contraffatte messe in vendita sia nei negozi sia sulle bancarelle. L’anno prima, nel 2023, ad Alessandria le forze dell’ordine hanno sequestrato centinaia di miglia di prodotti rivenduti illegalmente attraverso un e-commerce. Tra di essi moltissime carte collezionabili.
Nel 2021, invece, creò scalpore il caso delle autorità cinesi che sequestrarono, presso l’aeroporto di Shanghai, più di 7,5 tonnellate di carte Pokémon false destinate ai Paesi Bassi. Si tratta di uno delle più grandi operazioni anti-contraffazioni concernenti il brand Pokémon degli ultimi anni. Sempre a livello internazionale, nell’ottobre scorso all’aeroporto Changi di Singapore sono state confiscate carte Pokémon per un valore di 23mila euro nel bagaglio di un passeggero che non le aveva dichiarate.
