Opera, nel primo pomeriggio una 58enne si reca in Municipio per chiedere delucidazioni sullo sfratto ricevuto: il gesto estremo spiazza.
Il pomeriggio di Opera è caratterizzato da un imprevisto che poteva essere fatale. Chiedere alla 58enne che si è recata in Municipio cercando di ottenere spiegazioni riguardo una lettera di sfratto pervenutale dalla casa comunale entro cui risiede. Una vera e propria doccia fredda che la signora voleva placare con delle spiegazioni.
Non solo non sono arrivate, ma una volta giunta agli uffici preposti la donna non ha trovato nessuno. Chi poteva darle udienza non c’era, malgrado l’attesa spasmodica che non ha fatto demordere neanche un attimo l’inquilina alla ricerca di una spiegazione. In mancanza di questa ha optato per la scelta meno razionale e più estrema: si è data fuoco.
Non appena altri dipendenti, diversi dagli assessori non pervenuti, hanno visto la scena sono intervenuti evitando il peggio. Ustioni e tanta paura. Successivamente negli uffici del Comune è arrivata l’ambulanza e la donna è stata portata in ospedale. Attualmente sembra essere in Codice Giallo: l’anziana non è in pericolo di vita, anche se per una donna di mezza età come la 58enne questo può definirsi un bello spavento.
Meno – questo deve aver pensato la signora – del possibile sfratto esecutivo. A questa faccenda si sono aggiunte le grida di disperazione dei parenti che già stavano gridando alla tragedia. Tutto è bene quel che finisce bene, ma il secondo tempo della signora comincia adesso. Anche e soprattutto in merito alla situazione legata alla casa.
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Occorre capire fino a che punto lo sfratto sia possibile. Nei prossimi giorni maggiori certezze, sia sul piano medico che in ambito burocratico. Il Municipio di Opera è salvo, ma i sospesi restano ancora tanti.