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Cronaca

Bergamo, arrivano richiedenti asilo in un comune della montagna. La denuncia del Sindaco: “Sono più dei residenti”

Nell’ex albergo Miravalle di Costa d’Olda a Taleggio, in provincia di Bergamo, arriveranno cento profughi. L’allarme del Sindaco

Sono circa un centinaio tra uomini, donne e bambini i richiedenti asilo che, tra poco, si sposteranno dal centro di accoglienza di Sottochiesa a quello di Costa d’Olda, entrambe frazioni di Taleggio. La struttura, chiusa da decenni, è stata recentemente acquistata dalla cooperativa Versoprobo di Vercelli e ha messo in atto dei lavori di adeguamento volti proprio a rendere lo stabile adatto all’accoglienza di profughi e richiedenti asilo.

Richiedenti asilo in una frazione di Taleggio: secondo il sindaco sono troppi (milano.cityrumors.it / ansafoto)

La notizia dell’arrivo di questo centinaio di persone a Costa d’Olda, però, ha scatenato parecchie polemiche e dubbi, anche da parte delle autorità del paese come il suo Primo Cittadino. Ecco quali sono i timori di Gianluca Arnoldi, sindaco di Taleggio e qual è la sua principale lamentela: le sue richieste non sono state rispettate.

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Più richiedenti asilo che residenti

Il primo cittadino di Taleggio non nasconde le proprie paure e i propri dubbi in merito all’apertura di questo nuovo centro d’accoglienza. “Avevamo chiesto di poter ospitare solo donne e bambini” riferisce il Sindaco, aggiungendo che tale domanda non è stata accolta. Ciò che chiede, oggi, è che gli ospiti mantengano una buona educazione e vivano in modo civile, nonché che si rispetti un criterio numerico che tenga conto della popolazione: nella frazione di Sottochiesa, ad esempio, la struttura che ospita i richiedenti asilo ha più persone di quelle che effettivamente potrebbe contenere. “Averne altrettanti a Olda sarebbe un problema: vorrebbe dire avere più richiedenti asilo dei residenti della piccola frazione” rivela il Sindaco.

Richiedenti asilo in una frazione di Taleggio: secondo il sindaco sono troppi (milano.cityrumors.it / ansafoto)

Il problema degli autobus

Da alcune settimane, una parte degli immigrati ospitati in queste strutture raggiungono San Giovanni Bianco per seguire un corso di italiano. Secondo il Sindaco, per loro non c’è posto sugli autobus poiché sono già pieni di studenti che devono raggiungere le proprie scuole superiori. I richiedenti asilo, quindi, salgono e scendono a piedi, transitando per zone anche poco belle: “Tornano a piedi negli Orridi, magari quando c’è buio, quindi mettendosi anche in una situazione di pericolo sulla strada. Abbiamo chiesto a Sab un bus più grande” fa sapere il Sindaco.

L’associazione di Versoprobo, però, rassicura il primo cittadino: il loro obiettivo, aprendo l’ex albergo Miravalle come struttura d’accoglienza, è quello di decongestionare quella di Sottochiesa e non quella di raddoppiare gli ospiti. “L’idea è di ospitare solo donne e bambini in una struttura e gli uomini nell’altra“, ha aggiunto.