Nick+Mason+a+Milano%2C+gli+Arcimboldi+ospitano+gli+echi+dei+Pink+Floyd
milanocityrumorsit
/cultura-e-spettacolo/nick-mason-milano-arcimboldi-ospitano-pink-floyd.html/amp/
Cultura e Spettacolo

Nick Mason a Milano, gli Arcimboldi ospitano gli echi dei Pink Floyd

Data attesissima al Teatro degli Arcimboldi di Milano per il batterista e fondatore dei Pink Floyd Nick Mason che torna nel nostro paese

Il rapporto che lega Nick Mason all’Italia è stretto e affettuoso da tempi non sospetti. Mason viene spessissimo in vacanza da noi: ama le nostre auto, è un appassionato collezionista e non ha mai fatto mistero di adorare l’Alfa Romeo almeno quanto un paio di Ferrari che di tanto in tanto ha esibito anche alla Mille Miglia.

Nick Mason torna a Milano dopo cinque anni Credits ANSA (milano.cityrumors.it)

Ogni volta che organizza un tour la sua presenza in Italia non è mai in discussione. Era qui lo scorso anno nell’ambito della rassegna del Vittoriale a Gardone Riviera, quattro anni fa aveva commosso ed emozionato con un meraviglioso concerto in piazza della Loggia a Brescia. E a Milano torna per la seconda volta dopo la data del 2018, agli Arcimboldi. Concerto attesissimo in programma giovedì 18 luglio sempre agli Arcimboldi.

Nick Mason a Milano

Una carriera ultra-cinquantennale che si è scoperta solista solo da pochissimi anni. Perché per tutti Nick Mason più di ogni altra cosa è il batterista e fondatore dei Pink Floyd. E per più di cinquant’anni Mason non ha voluto essere nient’altro che questo.

Le cose sono cambiate solo più recentemente. Di fatto di posare le bacchette e andarsene in riposo godendosi gli immensi guadagni e le royalties, il batterista non ha avuto alcuna intenzione e ha chiesto ai suoi agenti di creare qualcosa di diverso. Un’occasione che fosse speciale.

LEGGI ANCHE >> Taylor Swift chiude San Siro col botto: ma è polemica sui biglietti invenduti

Nel giro di un anno tutto quello che resta dei Pink Floyd è passato a più riprese dal nostro paese. Lo scorso anno il tour immaginifico di Roger Waters This is not a Drill ha inanellato numerosi sold out al Forum.

David Gilmour a settembre terrà una serie di attesissimi show al Circo Massimo di Roma, una di quelle occasioni che si definiscono uniche. E Mason, dal canto suo, ha offerto alcune date strepitose ed emozionanti. Tornando persino a Pompei, dove il suo show al Teatro Grande dello scorso anno ha riportato alla memoria il leggendario concerto dei Pink Floyd negli anni ’70.

L’ago della bilancia

Dopo la morte di Richard Wright – avvenuta pochi mesi dopo l’ultima esibizione della band tutta insieme al Live 8 di Londra – Nick Mason è rimasto l’ago della bilancia, l’unico fattore forse in grado di mettere d’accordo Waters e Gilmour nella speranza di rivedere i Pink Floyd ancora insieme: almeno per una volta.

Anche in considerazione del fatto che tutti e tre i superstiti di quella che è stata una delle band più influenti e amate di sempre – a dispetto dell’età – continuano a fare musica e a suonare dal vivo con straordinaria dedizione e credibilità. Ma troppe sono state le discussioni e le liti per sperare che le due anime della band, ormai così lontane, possano una vola per tutte riunirsi.

Mason si sente tirato in ballo da chiunque gli chieda della band. Ed è difficile fare l’ago della bilancia in un contesto del genere: “Abbiamo una lunga storia insieme e capisco quanto interesse ci sia per noi, come gruppo. Io amo fare musica. Ho adorato tornare sul palco con Richard e in quell’unica occasione del Live 8 ho provato un autentico stato di grazia nel salire sul palco con i miei compagni e amici di una vita. In questo sono come i fan. Ci spero. Ma non posso obbligare nessuno, e non posso forzare le cose…”

Nick Mason, 80 anni Credits ANSA (milano.cityrumors.it)

Da solo in tour

Nel frattempo Nick Mason ha intrapreso un nuovo tour mondiale da solista con la sua band, i Nick Mason’s Saucerful of Secrets, che diventa di fatto un viaggio nel tempo, una rivisitazione di alcuni superclassici dei Pink Floyd in quella che è stata la loro genesi. In particolare intorno al repertorio meno di massa, quello precedente a The Dark Side of the Moon e a tutti i brani caratterizzati dalla creatività fantasiosa e tormentata di Syd Barrett.

LEGGI ANCHE >> Black Eyed Peas di nuovo a Milano dopo oltre 14 anni: cosa è cambiato

La scaletta di Mason è concentrata su molti brani che né Roger Waters né David Gilmour inseriscono nel loro repertorio. Una scelta difesa con ostinazione: “Non è una questione di marketing, non ce n’è bisogno. Sono davvero i brani che ho amato di più, quelli ai quali sono riuscito a lasciare qualcosa di mio e dei quali sono proondamente orgoglioso”.

Lo show si appoggia su brani memorabili come Arnold Layne e See Emily Play aprendosi con una versione stratosferica di Astronomy Domine, uno dei pochissimi brani del repertorio iniziale della band che anche Gilmour aveva inserito nella scaletta dell’ultimo tour, quello successivo a The Division Bell e raccontato da un album live assoluto come Pulse.

Un’altra chiave di lettura

Un approccio quello di Mason a questi brani che è stato rispettoso: ma anche stimolante, forte di una band stratosferica che include un chitarrista raffinato e preparato come Gary Kemp (Spandau Ballet) e Guy Pratt, bassista per molti anni sul palco insieme a Gilmour e Mason con i Pink Floyd. Un tour che in modo artigianale e senza clamori troppo chiassosi ha portato una versione non alternativa ma integrativa dei Pink Floyd all’attenzione dei fan.

Dietro la batteria Nick Mason – dimenticate le poche paretesi pop di una carriera dedicata soprattutto alla ricerca – resta un gigante. Acclamato nelle sue date più importanti in teatri iconici come Royal Albert Hall di Londra e Fillmore di San Francisco, Mason si diverte a essere più narrativo che comunicatore.

Non ci sono appelli e nemmeno proclami come nel caso di Waters. Solo il desiderio di raccontare il proprio punto di vista di una band unica nel suo genere con un ricordo davvero speciale per Syd Barrett, scomparso alcuni anni fa in modo molto triste e isolato dopo una vita chiusura e incomunicabilità segnata dall’abuso di droghe e psicofarmaci. Pochi aneddoti, molta ironia. Nick Mason dei quattro Pink Floyd era sicuramente il più divertente e goliardico. Un carattere aperto e divertente che sul palco si fa ancora strada.

David Gilmour: Un viaggio solista

Nel frattempo, David Gilmour, l’iconico chitarrista e vocalist dei Pink Floyd, si sta preparando per il suo tour solista, che includerà diversi show al Circo Massimo di Roma a settembre. Il lavoro solista di Gilmour ha sempre portato con sé le qualità melodiche ed emotive che hanno definito i suoi contributi ai Pink Floyd, e questo tour promette di non essere diverso.

I concerti di Gilmour sono noti per i loro straordinari effetti visivi e la qualità del suono impeccabile, rispecchiando la grandiosità delle esibizioni dal vivo dei Pink Floyd. Le sue scalette spesso mescolano materiale solista con classici dei Pink Floyd, creando un ricco arazzo musicale che abbraccia tutta la sua carriera. Brani come Comfortably Numb, Wish You Were Here e Shine On You Crazy Diamond -che Mason ha deciso di non approcciare – fanno da cornice ai suoi maggiori successi solisti inclusi gli ultimi Rattle That Lock e On an Island.

Mason e Gilmour

Mentre il tour di Nick Mason si concentra sui primi giorni più sperimentali dei Pink Floyd, le esibizioni di Gilmour spesso celebrano il suono più raffinato della band nei loro anni successivi. Insieme, i loro tour offrono una retrospettiva completa dell’evoluzione dei Pink Floyd, dai loro inizi psichedelici fino al loro status di leggende del rock.

Sia Mason che Gilmour hanno affrontato le loro carriere soliste con un profondo rispetto per il loro passato condiviso, abbracciando al contempo i loro percorsi artistici individuali. La dedizione di Mason al lavoro iniziale della band e l’esplorazione continua di nuovi territori musicali da parte di Gilmour mostrano due approcci diversi ma complementari alla musica.

Il rispetto e la sintonia tra Mason e Gilmour sono palpabili, e i loro tour individuali hanno solo rafforzato il legame che condividono con il loro pubblico. Dipendesse da loro forse i Pink Floyd un ultimo tour lo avrebbero fatto. Ma ai fan tocca ‘accontentarsi’ di una doppia chiave di lettura in attesa di un concerto che forse non avremo mai più l’occasione di vedere.

La scaletta del tour mondiale di Nick Mason Saurceful of Secret

*  Astronomy Domine
*  Arnold Layne
*  See Emily Play
*  Remember Me
*  Obscured by Clouds
*  When You’re In
*  Remember a Day
*  If
*  Atom Heart Mother
*  If (Reprise)
*  The Nile Song
*  Set the Controls for the Heart of the Sun
Seconda parte
*  The Scarecrow
*  Fearless
*  Childhood’s End
*  Lucifer Sam
*  Echoes
Bis
*  One of These Days
*  A Saucerful of Secrets

Stefano Benzi

Sono nato a Genova ma vivo da più di trent'anni a Milano dove da sempre mi occupo di informazione. Sono giornalista professionista dal 1988 con molte esperienze in TV. Ho diretto Eurosport, Sportitalia, lavorato per Sky, Antenna 3 Lombardia. Poi radio (RTL 102.5) e ho scritto per numerose agenzie, quotidiani e innumerevoli siti. Adoro il mio lavoro, continuo a studiarne evoluzione e sviluppi occupandomi di sport, spettacolo, cronaca italiana ed estera. La mia grande passione da sempre è la musica.