Milano, Galleria Vittorio Emanuele: stretta su arrampicatori e writer abusi. Ecco come verranno identificati

Arrivano rinforzi elettronici a Milano per proteggere dai vandali, climber e writer metropolitani la Galleria Vittorio Emanuele. Ecco cosa cambierà

I tetti della Galleria milanese Vittorio Emanuele finiscono sotto massima sorveglianza. Dopo i tanti episodi avvenuti negli ultimi mesi ora il Comune di Milano ha deciso di proteggere la Galleria dai vandali rafforzando non solo la vigilanza ma anche piazzando molte altre occhi elettronici a vagliare h24 il passaggio della gente.

galleria vittorio emanuele milano
galleria vittorio emanuele Milano, stretta su arrampicatori e writer abusivi (ANSA) milano.cityrumors.it

Prossimamente la vita per i writer metropolitani, gli arrampicatori e, in generale per i vandali, cambierà. Le nuove strette renderanno molto più sicuro il passeggio dei cittadini e dei turisti da possibili malintenzionati e rapinatori.

La Galleria Vittorio Emanuele apre gli “occhi”

I vigilantes in azione per l’intera notte e gli occhi elettronici nascosti per intercettare e fermare sul nascere i tentativi di arrampicata di climber cittadini e di writer fuori controllo. Questa è la strategia rafforzativa che il Comune meneghino ha messo in atto per proteggere la Galleria Vittorio Emanuele dopo i fatti avvenuti negli ultimi mesi: ad iniziare dal plateale atto vandalico avvenuto la sera del 7 agosto 2023 che ha coinvolto tre writer che hanno imbrattato di colore il frontone della Galleria con un maxi murale.

Milano Galleria Vittorio Emanuele
galleria vittorio emanuele Milano, stretta su arrampicatori e writer abusivi (ANSA) milano.cityrumors.it

Ma gli episodi di vandalismo sono molti e i segni del loro passaggio sono sempre più evidenti, specie sulla copertura esterna del monumento che da su piazza Duomo. Alla memoria, per esempio il crollo di un pezzo della cupola di vetro nella notte tra il 4 e il 5 aprile scorsi, andato in frantumi vicino agli ingressi del ristorante del noto chef Carlo Cracco.

Ma le “tracce” dei “visitatori abusivi” si trovano anche in rete con video girati dagli stessi autori e postati, poi sui social, come a voler essere fieri del disastro combinato. Da qui la necessità di predisporre rapidamente un piano d’azione.

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Il piano sicurezza del Comune

Il piano di sicurezza è affidato all’assessore a Bilancio e Patrimonio immobiliare Emmanuel Conte di Palazzo Marino. Il punto focale del piano è, ovviamente, la sicurezza per coloro che ogni giorno attraversano la Galleria per lavoro, per turismo o semplicemente per fare una passeggiata in città.

Ma il piano prevede la sicurezza pure per gli arrampicatori, che rischiano di farsi seriamente male per scattarsi un selfie sui tetti della Galleria o per affiggere la propria firma con bomboletta spray o pennarello in quota. Come riporta il Giorno, pochi giorni fa è stato nominato come responsabile unico del progetto l’architetto Carmelo Maugeri, direttore dell’area Edilizia demaniale.

Il piano punta a realizzare un impianto di videosorveglianza sui tetti della Galleria Vittorio Emanuele e in cima agli stabili comunali di via Foscolo e via Pellico. Prossimo step è individuare un’azienda che avrà l’impegno di installare le telecamere nei punti focali. Gli occhi elettronici nascosti sapientemente saranno dotate di un’allarme visivo, che scatterà non appena verrà intercettata una sagoma sospetta. L’allarme genererà un immediato alert alla stanza di controllo generale. 

L’obiettivo del progetto, seppur ancora non definito con precisione, ha l’obiettivo – così come specificato dall’amministrazione comunale – di concludere l’opera prima della fine di questo anno. Nel frattempo, è già entrato in azione da un mese il servizio di guardia armata nelle ore notturne che vigileranno dalle 22 alle 6, la Galleria.

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