Milano, emergenza smog e inquinamento: stop agli incentivi su acquisto auto

La città di Milano sta cercando una soluzione all’emergenza legata all’inquinamento. Ecco la proposta shock: riguarda gli incentivi per le auto

La Lombardia e soprattutto la città di Milano stanno vivendo giorni particolarmente preoccupanti, per quanto riguarda i livelli di smog. Dall’inizio del 2024 ad oggi sono già stati più di venti i giorni nei quali sono stati superati i livelli consentiti e questo allarma le autorità cittadine e regionali, che quindi si stanno interrogando su quali siano le strategie più utili per limitare questo problema così radicato. Ecco la proposta dell’assessora milanese all’ambiente, Elena Grandi.

Emergenza smog e inquinamento a Milano
Emergenza smog e inquinamento a Milano: stop agli incentivi per l’auto (milano.cityrumors.it)

Secondo Elena Grandi, di Europa Verde, è infatti strettamente necessario che la Regione e il Comune cooperino nella lotta allo smog e nella battaglia contro l’inquinamento, in accordo anche con Città metropolitana milanese. L’assessora ha quindi proposto un tavolo sullo smog con la partecipazione di entrambi gli enti: ecco qual è la sua strategia per provare a ridurre i livelli di PM10 e favorire un miglioramento della qualità dell’aria.

La proposta contro lo smog di Milano: stop alle incongruenze

Secondo Elena Grandi, per combattere insieme la battaglia contro l’inquinamento nella città di Milano non è pensabile che Regione e Comune non si siedano mai allo stesso tavolo per parlare di strategie e obiettivi. “Non possiamo permetterci di non lavorare mai insieme, sennò le discrasie sono evidenti” ha infatti detto, proponendo di organizzare almeno un incontro ogni trimestre.

Emergenza smog e inquinamento a Milano
Emergenza smog e inquinamento a Milano: stop agli incentivi per l’auto (milano.cityrumors.it)

Il suo intervento si concentra poi sui cosiddetti incentivi auto, cioè i soldi che il Comune e la Regione mettono a disposizione dei cittadini per acquistare l’auto nuova. Se il primo li garantisce a chi acquista auto elettriche, la seconda invece li destina anche a chi prende motori diesel. Questa discrasia è quindi da limare e da ridurre: non è possibile, secondo l’assessora, che i due enti sostengano due tipi di acquisto diversi.

Altra discrepanza sono le misure emergenziali contro l’inquinamento. Secondo Elena Grandi, quelle di primo grado di Regione Lombardia sono di fatto quelle che il Comune di Milano attua tutto l’anno: sarebbe necessario quindi allinearsi anche per quanto riguarda i livelli di gravità e le conseguenti limitazioni per i cittadini.

L’appello dell’assessora: serve cooperazione

Un Comune da solo, per quanto grande, non ce la può fare” sottolinea Elena Grandi, invocando a un tavolo di lavoro con tecnici e politici di tutte le parti. A suo dire, quindi, la Regione Lombardia dovrebbe destituire gli incentivi auto pensati per chi acquista auto a benzina, a diesel e in generale a combustione. Inoltre, si dovrebbe ridurre l’impatto del Move-in, quella deroga che permette l’ingresso in Area B a chi fa pochi chilometri all’anno.

L’assessora sottolinea poi il progetto delle domeniche a piedi, di cui aveva già parlato anche il sindaco Beppe Sala. Si sta infatti pensando di reintrodurle perché, sebbene non cambino drasticamente i livelli di inquinamento, consentono di “trasformare la visione della città“.

Le reazioni alle parole di Elena Grandi

Di fronte a queste proposte di Elena Grandi, l’ex capogruppo di Europa Verde Carlo Monguzzi critica praticamente ogni punto. “Si chiede alla Regione di limitare le deroghe ad Area B, ma può farlo il Comune autonomamente“, inizia a dire, aggiungendo poi che lo stesso Comune che chiede ai cittadini di usare di più i mezzi pubblici abolisce la linea 73, molto usata da tutti.

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