Long covid e bambini: i risultati di uno studio inglese

Uno studio inglese ha analizzato le conseguenze del long covid – un insieme di sintomi che permangono ben oltre la guarigione dalla malattia – sui contagiati più giovani ed è arrivato alla conclusione che si tratta di un fenomeno raro.

Sono stati esaminati 1.734 casi di soggetti positivi, sintomatici, di età compresa tra 5 e 17 anni, in un arco di tempo compreso tra il 1 settembre 2020 e il 22 febbraio 2021. I risultati sono già stati pubblicati sulla rivista scientifica ‘The Lancet Child & Adolescent Health‘.

Il primo dato che è emerso è che i tempi di ripresa sono risultati compresi nell’arco di una settimana; i bambini hanno presentato pochi sintomi e la malattia, in media, è durata 6 giorni.
Rispetto al totale, i sintomi del long covid hanno interessato il 4,4% dei pazienti con una prevalenza di affaticamento (84%) seguito da mal di testa e perdita dell’olfatto (77,9%).

I sintomi da long covid sono stati segnalati da un genitore o da un tutore tramite l’App Zoe Covid Study e non è stato possibile effettuare un controllo incrociato con le cartelle cliniche.
I bambini più grandi sono stati generalmente malati più a lungo di quelli in età da scuola primaria con una media della malattia di 7 giorni rispetto ai 5 dei bambini di età compresa tra 12 e 17 anni.

I ricercatori hanno valutato anche bambini risultati negativi al covid che potrebbero aver avuto altre malattie come raffreddore e influenza.

“I nostri dati evidenziano che anche altre malattie, come raffreddore e influenza, possono avere sintomi prolungati nei bambini ed è importante considerarlo quando si pianificano i servizi sanitari pediatrici durante la pandemia e oltre” ha osservato Michael Absoud, autore senior dello studio.

“Sarà particolarmente importante adesso – ha evidenziato – , dato che è probabile che la prevalenza di queste malattie aumenti man mano che le misure di distanziamento fisico attuate per prevenire la diffusione di Covid si allentano. Tutti i bambini che hanno sintomi persistenti – di qualsiasi malattia – hanno bisogno di un tempestivo supporto multidisciplinare”.

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