Dopo la scoperta di un focolaio di legionella nel Comune di Busto Arsizio, provincia di Varese, che ha provocato una vittima e 15 contagiati, la situazione viene costantemente monitorata non senza qualche preoccupazione.
I contagi sono concentrati nella zona nord della città, tra il cimitero e l’ospedale, nei quartieri Madonna Regina, Beata Giuliana e San Michele.
La notizia è stata data qualche giorno fa dall’assessore al welfare della Regione Giulio Gallera, in costante contatto con l’Ats dell’Insubria che sta già effettuando verifiche in loco per accertare dove si è sviluppato il batterio e come ha contagiato le persone. Fin’ora sono stati eseguiti prelievi negli impianti idrici delle abitazioni e nelle condutture dell’acquedotto.
Di queste ore, poi, il post su Facebook del primo cittadino Emanuele Antonelli che ha scritto: “Tutti i casi sono sotto osservazione, nessuno in pericolo di vita. Hanno tra i 56 e i 92 anni” per poi concludere “Stiamo tranquilli, la situazione è sotto controllo”.
I ricoverati in osservazione sono 11 uomini e 4 donne mentre la persona deceduta è un uomo di 78 con patologie pregresse.
La legionella è il nome generale di una famiglia di batteri che possono diffondersi nell’aria così come nell’acqua. Sono normalmente presenti in natura e sono diffusi negli ambienti acquatici naturali e artificiali come acque sorgive – comprese quelle termali – fiumi, laghi e fanghi. Quando uno di questi batteri raggiunge le condotte cittadine e gli impianti idrici degli edifici che possono agire come suoi amplificatori, si crea una potenziale situazione di rischio per la salute come è successo a Busto Arsizio.
La famiglia di batteri più nota è appunto la legionella. Prende il nome da un episodio successo in un albergo americano di Philadelphia che ospitava un gruppo di veterani della American Legion nel 1976.
L’infezione provocò 34 morti e 221 contagi ma si riuscì a identificare il batterio responsabile solo due anni dopo quando si capì anche che si era diffuso attraverso il sistema di condizionamento.
Per la Lombardia, la legionella è un ospite sgradito che ritorna.
Già nel 2018 si erano registrati diversi casi con vittime. Così era stato per una donna di 92 anni deceduta all’ospedale Niguarda e per un pensionato deceduto a Bresso. Altri casi di contagio si erano registrati a Saronno, Mantova e in provincia di Brescia.