I ghiacciai delle Alpi si riducono sempre di più

La Carovana dei ghiacciai è un’iniziativa di Legambiente che si occupa di monitorare, in collaborazione con il Comitato Glaciologico Italiano, questi capolavori millenari della natura per valutarne lo stato di salute e verificare gli effetti dei cambiamenti climatici.
Nella tappa lombarda sono finiti sotto esame i ghiacciai Sforzellina e dei Forni attraverso un monitoraggio che è iniziato il 17 agosto scorso e proseguirà fino al 4 settembre.
A questa attività propriamente scientifica si affiancheranno poi campagne di sensibilizzazione con diversi sponsor per rendere consapevoli le persone sullo stato di salute dei ghiacciai.
Per lo Sforzellina si può già parlare di una perdita di spessore di circa un metro l’anno e di un ritiro che, dal 1925 a oggi, è stato di 500 metri.  Non va meglio al ghiacciaio dei Forni, il secondo più grande in Italia per superficie, che ha visto un regresso frontale di 2 km negli ultimi 150 anni.
Il commento di Vanda Bonardo, responsabile Alpi Legambiente, a questa iniziativa riassume bene la situazione: “Anche il vastissimo ghiacciaio dei Forni si sta inesorabilmente riducendo. Insieme allo Sforzellina questi ghiacciai ci rammentano quanto abbiamo già osservato nel settore occidentale delle Alpi: una tendenza alla riduzione della massa glaciale in linea con la situazione del settore meridionale delle Alpi. La presenza di black carbon, di tracce di microplastiche e di vari inquinanti qui, come su tutti i ghiacciai del pianeta, è un altro lampante segnale dell’invadenza dell’impatto antropico sulla terra”.

“Vogliamo accendere i riflettori sugli effetti che l’emergenza climatica sta già avendo anche sul nostro Paese – ha continuato – ribadendo l’urgenza di mettere in campo misure e politiche ambiziose sul clima per arrivare a emissioni nette pari a zero al 2040, in coerenza con l’Accordo di Parigi”.

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