Il freddo è alle porte a Milano, i primi accenni della stagione invernale sono già arrivati in città e ora è il tempo di domandarsi quando poter accendere i calorifici in casa
A Milano con l’abbassamento della temperatura e l’arrivo dei primi freddi inizia il conto alla rovescia per l’accensione dei termosifoni. La data in cui si potranno avviare i calorifici però varia in base all’area geografica in cui si è residenti.
Dunque, da Nord a Sud, l’Italia è così divisa in zone dove la data per l’avvio dei termosifoni cambierà. Si parte dalle zone più a Nord sino ad arrivare alle regioni del Sud e le Isole. Ecco la mappa che vi farà capire quando potrete iniziare ad accendere i calorifici in casa.
Accensione termosifoni: ecco quando in base alle zone climatiche
A metà ottobre i termosifoni potranno essere accesi nelle regioni del Nord Italia, mentre in alcune province del Sud, l’accensione dei calorifici è prevista addirittura per fine dicembre. A variare da regione a regione, oltre alla data di accensione e spegnimento, sono anche le ore in cui i riscaldamenti possono rimanere accesi.
Il nostro Paese è diviso in 6 zone climatiche, selezionate in base alle temperature medie registrate: dove la A rappresenta le zone più calde e la F quelle più fredde. In questa mappatura la città di Milano si trova nella zona E, quindi una delle zone più fredde d’Italia e, dunque, la seconda città ad accendere i termosifoni dopo città come Cuneo, Belluno e Trento, in testa alla classifica delle zone più fredde del Paese.
Così, nel capoluogo lombardo i termosifoni potranno essere accesi dal 15 ottobre 2024 e si spegneranno il 15 aprile 2025. Il tempo massino in cui potranno rimanere accessi nella giornata è 14 ore.
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Cosa valutare prima di accendere i calorifici
Prima di procedere all’accensione dei termosifoni in casa, il consiglio valido per tutti è quello di verificare lo stato dell’impianto o caldaia e di provvedere, in caso serva, alla manutenzione necessaria.
Infine, il consiglio è quello di ricordare che sono previste multe elevate per chi non rispetta le norme previste in merito alla sicurezza degli impianti di riscaldamento. In base alle direttive europee, la sanzione può andare da un minimo di 500 euro a un massimo di 3 mila euro, a cui vanno aggiunte le multe previste dal Comune di residenza o dal condominio, che possono arrivare anche a 200 euro e in caso di recidiva sino a 800 euro.