Una donna di 47 anni di origine albanese, Luljeta Heshta, è stata accoltellata a morte dal marito nelle vicinanze di un distributore di San Giuliano Milanese dove era solita prostituirsi.
L’uomo le ha inferto 5 coltellate e, nonostante i soccorsi tempestivi, la donna è deceduta poco dopo il ricovero in ospedale.
Il femminicidio, l’ennesimo dall’inizio dell’anno ha però trovato subito un colpevole grazie alla collaborazione dei cittadini.
Tra gli automobilisti che si sono fermati a prestare soccorso alla vittima di femminicidio, infatti, ce ne è stato uno che ha filmato al fuga dell’uomo subito dopo il delitto. Un altro ancora, poi, è riuscito a fornire un identikit agli inquirenti.
Combinando tutte le testimonianze si è arrivati quindi al marito, un 43 enne, che ha però tentato di negare la sua responsabilità dicendo di non essersi mai mosso da Milano.
Peccato che le testimonianze prima e l’aggancio del suo cellulare in una cella sul luogo dell’omicidio abbiano rivelato l’esatto opposto.
Al momento la pista seguita dalla Procura di Lodi ipotizza un movente passionale legato alla gelosia.
La coppia, sposata da circa 20 anni, e che viveva in zona Corvetto a Milano, litigava spesso anche se a carico dell’uomo non risultano denunce per maltrattamenti o violenza domestica.
L’uomo si trova ora in carcere a Milano in attesa della convalida del fermo e dai primi accertamenti risulta abbia altri precedenti di Polizia alle spalle.
Ulteriori elementi utili all’indagine si attendono dall’autopsia sul corpo della vittima.