Femminicidio di Brescia del 2019: assolto per “delirio di gelosia”

La Corte di Assise di Brescia si è espressa sull’omicidio di una donna da parte del marito avvenuto nel 2019. La sentenza per questo femminicidio, per molti versi inattesa, ha assolto l’uomo perché giudicato incapace di intendere e di volere al momento del delitto.

L’accusato si chiama Antonio Gozzini, ha 80 anni ed è un ex tecnico scolastico. Nel mese di ottobre dello scorso anno, aveva prima tramortito la moglie Cristina Maioli, insegnante di scuola superiore, per poi colpirla alla gola e alla testa con un coltello.

Aveva poi rivolto l’arma contro di sé tagliandosi le vene.
In un momento di lucidità, dopo il femminicidio, aveva confessato tutto a un amico per telefono attendendo accanto al corpo della moglie l’arrivo delle forze dell’ordine.

L’uomo era in cura per depressione, motivo per il quale la sua difesa aveva chiesto l’assoluzione per infermità mentale mentre l’accusa con il pm Claudia Passalacqua aveva chiesto l’ergastolo.

Accolta dunque la tesi secondo la quale il delirio di gelosia dell’uomo avrebbe offuscato la sua capacità di vedere la realtà scatenando il suo istinto omicida.

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