Il Famedio accoglie 18 nuovi nomi che hanno fatto grande Milano

La giornata di commemorazione dei defunti è, storicamente, la ricorrenza durante la quale nuovi nomi vengono aggiunti al Famedio del Cimitero Monumentale.

Così, si è tenuta anche quest’anno una cerimonia alla quale hanno preso parte il sindaco Giuseppe Sala, il presidente del Consiglio comunale Lamberto Bertolé e il prefetto Renato Saccone oltre ai familiari di alcune personalità iscritte nel Famedio. I nomi aggiunti sono stati:
Giulio Giorello, filosofo della scienza, docente universitario e divulgatore;
Claudia Artoni Schlesinger, psicologa e psicoterapeuta infantile;
Philippe Daverio, storico d’arte, saggista e divulgatore;
Giovanni Greppi, architetto, tra i massimi esponenti dello stile liberty;
Cini Boeri, architetta e designer;
Vittorio Gregotti, architetto e urbanista;
Giulia Maria Crespi, Ambientalista, imprenditrice, promotrice del FAI;
Maria Perego, Autrice televisiva e artista dell’animazione;
Grazia Nidasio, fumettista e illustratrice;
Gianni Mura, giornalista sportivo;
Franca Valeri, attrice, tra le più rappresentative del teatro italiano del Novecento;
Eugenio Monti Colla, marionettista, erede della famosa dinastia di marionettisti italiani;
Giorgio Squinzi e Adriana Spazzoli, marito e moglie, imprenditori;
Umberto Quintavalle, imprenditore, appassionato di sport e fondatore del Quanta club;
Riccardo Sarfatti, professore universitario e uomo politico;
Francesca Dendena, presidente dell’Associazione familiari della Strage di Piazza Fontana;
Francesco Saverio Borrelli, magistrato, coordinatore del pool di Mani pulite.

Per l’occasione, il Sindaco ha tenuto un breve discorso nel quale ha sottolineato: “[…] La giornata di oggi ci ricorda che abbiamo bisogno di grandezza. Abbiamo bisogno di obiettivi alti e ambiziosi, e le persone iscritte al Famedio ci hanno lasciato una testimonianza chiara e indelebile di cos’è la grandezza.
Abbiamo però bisogno anche di una grandezza quotidiana, che riguarda tutti, che ci renda parte di un unico progetto. E il Famedio è anche questo: un monumento all’unità di tutti i milanesi […]”.

Ha poi aggiunto: “[…] Capacità di confronto tra diverse sensibilità e soprattutto collaborazione leale e costruttiva tra tutte le Istituzioni sono sempre state alla base della crescita civile della città e del Paese, soprattutto nei momenti più difficili. Oggi quei valori sono più necessari che mai: spirito di servizio e dedizione al bene comune sono indispensabili per superare questa fase e ripartire domani con più forza e ottimismo.

Per poi concludere: “[…] Ci attendono grandi sfide che dobbiamo vincere tutti insieme, a partire da quella drammatica che stiamo affrontando per superare l’epidemia.
Sono sfide che richiedono uomini e donne come quelli che da oggi saranno ricordati nel Famedio; persone capaci di lavorare e di sognare. Capaci di passione. Capaci di affermare con il proprio talento e il proprio genio la grandezza di questa comunità aperta, solidale e inclusiva che è Milano. Grazie a tutti”.

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