La candidata di Alleanza Verdi e Sinistra (Avs), Ilaria Salis con le sue oltre 165mila preferenze alle Europee 2024 siederà al Parlamento di Strasburgo. Cosa cambia ora con l’immunità
Ha superato di gran lunga la soglia di sbarramento del 4% attestandosi al 6,7% alle elezioni Europee con Alleanza verdi e Sinistra (Avs) e, dunque, Ilaria Salis sarà una dei 5 eurodeputati ottenuti dal partito di Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli.
Cosa succederà ora alla neo eletta europarlamentare Salis dopo la sua brutta vicenda carceraria in Ungheria e i recenti domiciliari? Sicuramente per l’intera durata della carica la 39enne che compierà i suoi primi 40 anni il prossimo 17 giugno, il processo è sospeso così come la scarcerazione.
Secondo quanto affermano gli avvocati di Ilaria Salis, Mauro Straini ed Eugenio Losco all’Agi: “Non appena sarà ufficiale l’elezione, chiederemo alle autorità ungheresi l’applicazione immediata dell’improcedibilità come previsto dall’articolo 9 lettera b del settimo protocollo del Trattato dell’Unione Europeo”.
La neoeletta, dopo ben 15 mesi di carcere preventivo in Ungheria, potrà quindi festeggiare l’imminente compleanno da donna libera grazie all’immunità parlamentare. L’attivista e insegnate di scuola elementare Ilaria Salis, era stata arrestata l’11 febbraio 2023 con l’accusa di lesioni aggravate e associazione a delinquere di matrice politica, per aver attaccato alcuni manifestanti di estrema destra durante un raduno neonazista.
Alla monzese, in modo specifico, le viene contestato il pestaggio del militante di estrema destra Zoltan Toth, che, tra le altre cose, non ha mai denunciato l’aggressione subita dalla donna e nel corso del processo, ascoltato come testimone, non ha riconosciuto Ilaria tra i suoi aggressori.
Dichiaratasi sempre innocente, Salis ha rifiutato un patteggiamento a 11 anni di carcere e per la legge ungherese ne rischia fino a 24 per un’aggressione all’uomo con prognosi medica di appena 8 giorni. Ora l’europarlamentare potrà beneficiare dell’immunità parlamentare e come la stessa aveva comunicato durante la campagna elettorale da Avs, con la sua carica si impegnerà in iniziative legislative per la salvaguardia dei diritti delle persone coinvolte in procedimenti penali in tutti i paesi dell’Unione.
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Come stabilisce la legge comunitaria i membri del Parlamento europeo godono di specifiche protezioni legali per l’intera durata della carica parlamentare. Queste immunità, come specifica anche il Giorno, comprendono “l’esenzione da ogni provvedimento di detenzione e da ogni procedimento giudiziario, sia nel proprio Paese sia in altri Stati membri dell’Unione”.
Per l’attivista monzese, dunque l’immunità dovrà scattare alla conferma dell’elezione all’Eurocamera. Ma, dal momento che l’elezione non rappresenta, di certo, un’assoluzione delle accuse a carico di Ilaria Salis, l’arrivo a Strasburgo potrebbe non bastare a garantire alla donna la piena immunità nel corso dei 5 anni di carica.
La giustizia magiara ha, dal suo canto, pieno diritto a richiedere al Parlamento europeo di avviare la procedura per la revoca dell’immunità e, in questo specifico caso, la vicenda dovrebbe essere analizzata da una commissione parlamentare formata ad hoc. Un procedimento molto simile a quello che riguarda deputati e senatori italiani, anch’essi protetti da immunità ma che in alcuni casi possono diventare, previa autorizzazione a procedere da parte della Camera di appartenenza, comunque perseguibili.