La giornata elettorale che ha visto gli Italiani al voto sia per il referendum costituzionale sia per le elezioni regionali e comunali, si è conclusa alle 15:00 di oggi 21 settembre.
La situazione, stando ai primi dati forniti dal Ministero dell’Interno:
Referendum costituzionale sulla riduzione del numero dei parlamentari che passeranno da 630 a 400 membri per la Camera dei Deputati e da 315 a 200 membri per il Senato ha visto la vittoria del “Si” con il 69.57% dei voti. Il “No” si è attestato a quota 30,43%.
Alle ore 15:00 aveva votato il 53.84% degli aventi diritto.
Elezioni Regionali:
– Liguria: il centro destra con il governatore uscente Giovanni Toti si attesta al 61,24%; il centro-sinistra con Ferruccio Sansa al 35,23%;
– Veneto: il centro destra con il governatore uscente Luca Zaia si attesta al 78,69%; il centro-sinistra con Arturo Lorenzoni al 13,85%;
– Campania: il centro-sinistra con il governatore uscente Vincenzo De Luca si attesta al 66,21; il centro destra con Stefano Caldoro al 19,47;
– Puglia: il centro-sinistra con il candidato uscente Michele Emiliano si attesta al 42,61; il centro-destra con Raffaele Fitto al 42,23%;
– Marche: il candidato di centro-destra Francesco Aquaroli si attesta al 49,6%; il candidato uscente di centro-sinistra Maurizio Mangialardi è al 35,9%;
– Toscana: il centro-sinistra con il governatore uscente Eugenio Giani è al 48%; il centro-destra con Stefania Ceccardi è al 40,7%.
Per la Valle D’Aosta, invece, lo statuto prevede l’elezione di 35 consiglieri, con un sistema proporzionale a turno unico. Il presidente della Regione viene nominato in un secondo momento con una votazione interna al Consiglio e con un meccanismo di maggioranza assoluta.