Bancarotta, confermata la sentenza a sette anni per Danilo Coppola

La Corte d’Appello di Milano ha confermato la condanna a sette anni di carcere per Danilo Coppola, immobiliarista coinvolto nella bancarotta di Gruppo Immobiliare 2004, Mib Prima e Porta Vittoria, tutte e tre dichiarate fallite negli anni passati.

Il sostituto procuratore generale Celestina Gravina aveva chiesto l’assoluzione di Coppola per la parte riferita al dolo, riducendo la richiesta di condanna a cinque anni e dieci mesi. I giudici hanno invece deciso di confermare la condanna inflitta in primo grado due anni fa, stabilmento un risarcimento danni alle parti civili di 153 milioni di euro a Prelios e una provvisionale di 50 milioni a Gruppo Immobiliare 2004. Entro novanta giorni saranno depositate le motivazioni della Corte.

Coppola si è detto “sbigottito dalla sentenza”, visto che la Procura Generale aveva prospettato “la possibilità di un accordo sulla pena a quattro anni”. Coppola ricorrerà in Cassazione.

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