Cosa chiedono i bambini di Milano a Babbo Natale: 5mila lettere dei desideri inviate

5mila lettere scritte dai bambini di Milano a Babbo Natale. All’interno di ogni missiva tanti desideri, tutti diversi, tutti profondi. Ecco cosa chiedono i piccoli

Questo anno, come ogni altro, la casella postale di Babbo Natale si riempie di letterine. A Milano sono oltre 5mila le lettere spedite a Santa Claus. Ognuna di questa riporta un desiderio: c’è chi chiede di “far guarire il nonno”, chi come Francesco, prima di esprimere il suo desiderio, premette: “E’ vero che quest’anno non sono stato molto bravo, ma la colpa è un po’ anche di mio fratello Filippo”.

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Cosa desiderano i bambini di Milano? Le lettere a Babbo Natale (milano.cityrumors.it)

Sono migliaia le missive scritte, rigorosamente a mano, dai bambini di Milano i quali affidano i loro sogni indirizzatI non solo a Babbo Natale, ma anche a Gesù Bambino o a Santa Lucia. Sulle buste l’indirizzo di destinazione è sempre lo stesso, ormai da anni: “Rovaniemi, Polo Nord” o “Lapponia”. Vengono imbucate ma a smistarle per poi inviarle virtualmente ai loro destinatari, sono gli operatori di Poste Italiane.

Le lettere a Babbo Natale

Pietro, è un bambino molto piccolo ma che ci tiene a scrivere la sua personale lettera a Babbo Natale. Esordisce come solo i bambini, nella loro purezza sanno fare, con un “Ti voglio tanto bene”. Poi chiede: “fai finire la guerra e dai da mangiare a noi e ai bimbi poveri. Portargli dei soldi e una cosa se non ce l’hanno come un letto, per esempio, una cucina, una lampada e tanti giochi”. 

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Cosa desiderano i bambini di Milano? Le lettere a Babbo Natale (milano.cityrumors.it)

C’è poi Matilde che invece scrive a Gesù Bambino. Nella sua lettera esprime 3 desideri o, come lei stessa dice: “Ecco le tre cose che vorrei: far guarire il nonno, i regali, far nevicare”. Martino invece desidera «andare per la prima volta allo stadio e vedere la mamma e il papà felici insieme”. Ma le lettere sono infinite, come i sogni dei bambini che traboccano di dolci pensieri, giocattoli all’avanguardia e parole affettuose per i propri cari ma anche per i loro coetanei.

Le lettere vengono spedite e arrivano nel centro di smistamento Milano Roserio, il principale snodo in Lombardia che sorge a Rho. Qui lavorano ben 800 persone, addette allo smistamento delle missive. Dal centro spiegano: “In questi giorni ne sono arrivate già oltre cinquemila solo qui”. 

I giocattoli più richiesti dai bambini lombardi

Tra i molti giocattoli richiesti e desiderati dai bimbi della Lombardia vanno forte gli intramontabili: i Pokémon e il re dei videogiochi Super Mario. Mentre tra le bambine si predilige il trucco e le unghie finte. Ma non mancano assolutamente i dispostivi tecnologici: tablet, video giochi, console all’ultima moda e telefonini.

Per sicurezza, in caso non fosse chiaro, molti bimbi incollano sulla lista anche la foto del gioco, perché non si sa mai! I libri richiesti sono pochissimi. Ad eccezione di Diego che chiede un libro di Geronimo Stilton, Gabry vorrebbe l’ultimo volume dei fumetti di Pera Toons e Marco addirittura un libro di matematica. Non mancano i regali più originali come un biglietto per il concerto musicale dei “Pinguini tattici nucleari”, oppure  “il completo di Ronaldo dell’Arabia Saudita” e “la macchina delle bugie”.

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Non solo i piccoli…

Tra le migliaia di letterine spunta anche qualche missiva scritta dagli adulti. In particolare c’è la lettera di una mamma che chiede a Babbo Natale: “So che guardi i miei bambini e li proteggi sempre. Ti prego aiuta Ema a tornare a segnare e a riconquistare la fiducia del Mister”.

Poi c’è la lettera di Christian un ragazzo in fase preadolescenziale che scrive: “Sono diventato più grande e stranamente non sapevo cosa chiederti. Ma poi mi è venuto in mente: i miei desideri più grandi sono la pallina blu che per sbaglio ho rotto ai miei genitori e un pianoforte da mettere dal nonno”.

Infine ci sono Letizia e Alessia. La prima si rivolge a Babbo Natale con un problema di “cuore”, chiedendo che il suo migliore amico che “ha deciso di prendersi una pausa” ritorni da lei. Mentre la seconda, Alessia, avanza una richiesta particolare: “Vorrei che aiutassi le persone che fanno parte della politica, però non solo in Italia ma anche in tutti Paesi del mondo perché in questo periodo devono pensare a tante cose da aggiustare”.

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