Comune di Milano, dal 2024 si potrà usare l’identità “Alias”. Cos’è e come funziona

Una svolta epocale giunge dal Comune di Milano sulle identità cosiddette “Alias”per i lavoratori e le lavoratrici comunali. Chi potrà usarla e perché è così importante

La Giunta di Palazzo Marino oggi ha dato una svolta decisiva alle carriere Alias per i dipendenti del Comune di Milano, che dal prossimo anno, 2024, potranno richiedere il riconoscimento dell’identità alias all’interno della stessa Amministrazione.

identità alias
Comune di Milano approva l’identità Alias. cos’è e come funziona (milano.cityrumors.it)

In linea con l’articolo 28 del CCNL Funzioni Locali, la misura voluta dal Municipio Lombardo promuove e tutela il diritto all’identità di genere. La norma, come riporta lo stesso sito web del Comune, si rivolge a tutto il personale comunale e comprende, oltre ai dipendenti assunti a tempo indeterminato e determinato, anche chi collabora con l’Amministrazione sotto forma di stage e/o servizio civile.

Cos’è e come funziona l’identità Alias

Dal 2024 qualunque dipendente del municipio milanese potrà richiedere l’identità Alias. Una volta che la richiesta è stata effettuata dal soggetto interessato avverrà l’attivazione della suddetta identità scelta dal dipendente e questa verrà applicata a tutte le comunicazioni interne all’Amministrazione, come, per esempio: al badge, al cartellino di riconoscimento, alla posta elettronica e anche, a eventuali targhe affisse sulla porta dell’ufficio.

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Comune di Milano approva l’identità Alias. cos’è e come funziona (milano.cityrumors.it)

L’attivazione del provvedimento è stato raggiunto grazie anche alla collaborazione con la delegata alle Pari Opportunità del Comune di Milano Elena Lattuada e il Comitato Unico di Garanzia del Comune di Milano nonché condivisa con le organizzazioni sindacali. L’obiettivo, fanno sapere dal Comune di Milano, “E’ migliorare il benessere del personale dell’Ente, garantendo a chi non si riconosce nel genere dichiarato alla nascita la possibilità di vivere in un ambiente sereno, improntato al rispetto della privacy e della dignità individuale, idoneo a favorire i rapporti interpersonali basati sul rispetto delle libertà e dell’inviolabilità della persona riducendo possibili situazioni di difficoltà o malessere”. 

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I commenti della Politica

Dopo l’approvazione e il “Sì” all’identità Alias, sono molti i commenti giunti dal mondo della Politica. L’assessora alle Politiche del Lavoro, Alessia Cappello ha dichiarato: “Un passo importante e doveroso che dimostra la nostra attenzione e sensibilità verso tutta la nostra comunità lavorativa e che rende la nostra Amministrazione sempre più inclusiva, accogliente rispettosa verso le scelte e i diritti di tutte e tutti nel riconoscimento della propria identità”.

Mentre, la delegata del sindaco alle Paria Opportunità, Elena Lattuada, ha detto: “Dopo questo primo passo importante rivolto a lavoratori e lavoratrici del Comune il nostro impegno prosegue e siamo certi che anche altre realtà seguiranno il nostro esempio. Pur in un quadro legislativo complesso, Milano con questo atto e altri che ne seguiranno si conferma la “città capitale dei diritti” per l’affermazione delle tante identità di genere di tutti e tutte”.

Infine, il presidente Comitato Unico di Garanzia, Giovanna Colace, conferma: “Le linee guida per il riconoscimento dell’identità alias per le lavoratrici e i lavoratori del Comune sono il risultato di un percorso sinergico, costruttivo e rispettoso che ha visto il coinvolgimento del Comitato Unico di Garanzia fin dall’inizio. Abbiamo fortemente voluto che si riconoscesse l’identità alias come strumento che consenta a tutte le persone che lavorano e collaborano a vario titolo per il Comune di tutelare l’integrità individuale quale diritto fondamentale non negoziabile”.

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