Chiara Ferragni, la rivelazione di una ex stagista: “Dipendenti sottopagati, sfruttava i collaboratori” | VIDEO

Chiara Ferragni nel caos. Il motivo sono le rivelazioni di una ex stagista che emergono attraverso l’ultimo libro di Selvaggia Lucarelli.

Chiara Ferragni ancora nel caos. L’ultimo libro di Selvaggia Lucarelli, “Il vaso di Pandoro”, smaschera le presunte incongruenze su cui le autorità ancora indagano. Il commercio illecito rispetto alle collaborazioni con aziende dolciarie è stato riscontrato. Ora bisogna capire fino a che punto – e se – ci saranno conseguenze penali.

Chiara Ferragni compleanno
Chiara Ferragni (ANSA-MilanoCityRumors.it)

Chiara Ferragni è iscritta nel registro degli indagati con le accuse di truffa aggravata. Diverse le Procure in cui la vicenda è al vaglio. Potrebbe emergere anche dell’altro proprio grazie a quanto scritto da Selvaggia Lucarelli. L’indagine parte dall’analisi della politica di assunzione attorno alla società TBS – The Blonde Salad – che fa capo alle altre due.

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Chiara Ferragni nel mirino della Lucarelli: la confessione di un’ex stagista

Una costruzione ben determinata che si dota di uno staff corposo e presente. Una ex stagista decide di raccontare a Selvaggia Lucarelli quanto ha vissuto nel periodo di lavoro. Circa tre anni alle dipendenze di Chiara Ferragni. Quello che viene fuori è un ritratto fedele, ma anche piuttosto amaro, di una datrice di lavoro che non conosce neppure i nomi dei dipendenti con cui lavora: contratti da fame soltanto per aggiornare il CV, la donna intervistata percepiva 300 euro come stagista.

Compleanno Chiara Ferragni
L’imprenditrice digitale nel mirino della giornalista (ANSA-MilanoCityRumors.it)

Una volta messa in regola le hanno elargito 1500 euro per una partita iva. Tuttavia veniva trattata come dipendente. Turni e orari incredibilmente impegnativi a dispetto degli accordi contrattuali. Tutte cose che appaiono in video, nel racconto di una lettrice del manoscritto di Lucarelli: un vero e proprio romanzo di (in)formazione. Questo non fa altro che alimentare dubbi su un impero che per anni ha fatturato cifre da capogiro e ora potrebbe essere smascherato: l’ultima parola spetta alle autorità, ma le premesse sembrano non essere incoraggianti.

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