Silvio Berlusconi fa ancora discutere. Il compianto leader di Forza Italia è al centro delle polemiche per via dell’aeroporto Malpensa.
L’aeroporto Malpensa intitolato a Silvio Berlusconi. Ora è ufficiale e al centro di tutto c’è l’operato di Matteo Salvini, il Ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture. Sembra essere il lieto fine di una storia controversa, invece è soltanto l’inizio di nuove polemiche. Il motivo di dissenso si respira non soltanto per le strade di Milano e in tutta Italia, molti avrebbero preferito intitolare l’aeroporto a persone diverse per storia e trascorsi, ma soprattutto in famiglia.
A storcere il naso è Marina Berlusconi che avvisa: “Di questa iniziativa – racconta al Corriere della Sera – non ne sapevamo nulla. Non è che dispiace, perchè comunque va sempre bene ricordare chi era mio padre. Non vorrei – sottolinea la donna a capo di Fininvest – che però questo possa essere inteso come un espediente per far capire che la storia e i trascorsi di papà sono al capolinea”.
In altre parole: Marina Berlusconi ha voluto lasciar intendere a Salvini che Forza Italia fa ancora la differenza, nonostante la dipartita di suo padre. Questo perchè la figlia di Silvio Berlusconi non concepisce che il ricordo del papà venga usato al pari di un possibile grimaldello politico. A tal proposito interviene anche il Sindaco di Milano Beppe Sala: “Forse è stata una decisione affrettata – commenta – perchè dobbiamo tornare subito a schierarci”.
Anche in tal senso le parole del Primo Cittadino sembrano essere chiare: non c’è bisogno di intavolare l’ennesima bagarre dialettica con il rischio di alterare la memoria di una persona che non c’è più. L’importanza del ricordo sta anche nella capacità di viverlo sapendo aspettare il momento migliore per continuare a tramandare determinati messaggi.
Leggi anche: Milano, dove mangiare vicino San Siro prima del concerto di Taylor Swift
La situazione è ancora troppo calda sul piano mediatico e non solo. Intanto dalle opposizioni sia valuta il ricorso per la decisione: un tributo che diventa un caso mediatico e politico, fino a occupare l’agenda istituzionale di questo inizio d’estate. Berlusconi è la seconda parola in tendenza dopo Trump.