Tari, tassa rimodulata: a Milano rischio rialzo del 4%

E’ stato approvato dalla Giunta comunale di Milano il piano tariffario per il 2018 della tassa sui rifiuti. Una proposta che verrà discussa in Consiglio Comunale dopo la circolare del Ministero delle Finanze sull’applicazione della quota variabile per le utenze domestiche e le loro pertinenze.

“Sulla base delle nuove indicazioni del Mef – si legge sul sito ufficiale di Palazzo Marino – il Comune di Milano ha delineato un criterio indicativo che considera “pertinenza” un solo box o l’autorimessa situata in prossimità dell’abitazione; il calcolo della quota variabile dell’abitazione e relative pertinenze, si determina considerando solo il numero degli occupanti dell’abitazione stessa. In questo modo cambieranno le tariffe per i circa 690 mila contribuenti milanesi: verranno infatti esclusi dal conteggio 145.348 tra box e autorimesse sui quali prima veniva applicata la quota variabile”.

Per i milanesi significa un rincaro del 4% rispetto allo scorso anno per chi non ha un box o ne ha uno non pertinenziale. Questo è dovuto alla redistribuzione del servizio, che ha un costo totale di 301,5 milioni di euro. Da sottolineare come (denuncia il Comune) i box registrati al catasto sono 360mila, ma da soli 180mila arriva il pagamento della Tari.

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