PG Alfonso preoccupato per la minacia dell’Isis

Durante l’inaugurazione dell’anno giudiziario dei Procuratori generali delle Corti d’appello è intervenuto anche il Procuratore Generale milanese Roberto Alfonso.

Alfonso ha sottolineato come la minaccia terroristica jihadista sia sempre più importante evidenziando lo stato d’allerta che nel nostro Paese è molto elevato. Il Procuratore ha ricordato anche il caso di Anis Amri, l’attentatore di Berlino, che si è radicalizzato nelle carceri italiane. Quest’ultimo, infatti, dopo aver scontato quattro anni di carcere, durante il quale aveva intrapreso un percorso di radicalizzazione, non appena scarcerato era partito per la Germania. Per Alfonso è importante eseguire un efficace monitoraggio della rete Internet da parte di personale specializzato, anche per contrastare il fenomeno dei “lupi solitari”, ovvero, imprenditori a caccia di “protezione”. Infatti alcuni imprenditori lombardi  si sono rivolti a individui calabresi,  legati a famiglie di ‘ndrangheta, per ottenere protezione e risolvere i problemi di concorrenza. Oltre ai richiami sulla presenza di clan della ‘ndrangheta in Lombardia, ha voluto segnalare anche le ultime inchieste milanesi sulle infiltrazioni di “cosa nostra” nelle aziende e negli appalti. Infine, ha evidenziato un progressivo calo delle dichiarazioni di fallimento e dei concordati preventivi, tra il 2016 e il 2017.

 

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