Semplificazione e risparmio nei processi di separazione e divorzio: la Cassazione apre la strada a una nuova era matrimoniale.
Un vento di cambiamento sta soffiando nelle procedure matrimoniali, e il protagonista di questa trasformazione è la Cassazione. Una sentenza epocale, la numero 28727, scaturita da una questione sollevata dal tribunale di Treviso, sta aprendo la strada a una nuova era nei processi di separazione e divorzio. Le coppie in crisi possono iniziare il processo di scioglimento del loro matrimonio in modo congiunto, ponendo fine all’attesa lunga e spesso tesa che caratterizzava le separazioni del passato.
Fino ad ora, i coniugi desiderosi di divorziare dovevano prima recarsi da un avvocato per firmare un accordo di separazione. Dopo questo primo passo, una lunga attesa di sei mesi era richiesta prima di poter procedere con il divorzio. Questo periodo di attesa poteva spesso aggravare la situazione, aumentando la tensione tra i due ex partner. Solo dopo questa pausa puoi tornare dall’avvocato, riprendere le trattative e depositare un nuovo ricorso.
La sentenza rivoluzionaria
Questa procedura obsoleta ha finalmente ceduto il passo a una nuova realtà giuridica, che consente l’avvio congiunto di entrambi i processi attraverso una richiesta cumulativa. Questa decisione giuridica corregge una lacuna nel sistema legale che aveva reso inammissibile la presentazione di una richiesta congiunta da parte dei coniugi. Sebbene la riforma Cartabia del processo civile avesse introdotto la possibilità del ricorso congiunto, inizialmente sembrava limitarla solo ai casi contenziosi. Tuttavia, la recente sentenza della Cassazione amplia questa opportunità, consentendo alle coppie, anche in accordo, di risparmiare tempo e denaro.
La sentenza 28727 valuta un importante principio: in caso di crisi familiare, il richiedente deve fornire immediatamente al giudice tutte le prove e i documenti relativi alla situazione patrimoniale. Questo include la presentazione delle dichiarazioni dei redditi degli ultimi tre anni, l’elenco dei beni di proprietà, le quote societarie e gli estratti dei conti correnti. Chiunque si renda colpevole di dichiarazioni false rischia di dover coprire i costi legali ei danni a favore del coniuge.
Questa rivoluzione legale rappresenta un’opportunità incredibile per le coppie in crisi. Non solo offre loro una via più rapida ed economica per porre fine al loro matrimonio, ma riduce anche la tensione e il conflitto che spesso accompagnano tali situazioni. Questa decisione della Cassazione sta aprendo la strada verso un futuro matrimoniale più semplice e armonioso per coloro che desiderano separarsi o divorziare.