La Cassazione ha condannato a un mese e dieci giorni, confermando la sentenza del precedente grado di giudizio, il consigliere comunale di Milano Gabriele Leccisi che l’8 maggio 2013 fece il saluto romano a Palazzo Marino nel corso di una seduta pubblica della commissione consiliare riguardo ai campi rom sgomberati pochi giorni prima in Viale Ungheria.
L’avvocato difensore ha chiesto la non punibilità per la “particolare tenuità del fatto”, la quale non è stata riconosciuta dai giudici che al contrario hanno contestato “le circostanze di tempo e di luogo”. Secondo quanto dimostrato dal video girato da una giornalista, Leccisi aveva accompagnato il saluto romano con la frase “presenti e ne siamo fieri”, il che secondo la Suprema Corte dimostra la volontà di “rivendicare orgogliosamente il suo credo fascista”, comportamento vietato dalla legge Mancino.