Beppe Sala parla ai microfoni di Sky TG24 LiveIn. Il Primo Cittadino sul futuro: attenzione e sicurezza, ma soprattutto tutela ambientale.
Milano deve tornare a essere grande. Non si tratta soltanto della capacità di accoglienza della metropoli, che è già molto sviluppata, vuol dire soprattutto essere presente sui temi che contano. Sala, Primo Cittadino del Comune, chiarisce subito che la strada da fare è molto lunga e il tempo, invece, resta poco.
Al centro dell’agenda ci sono i due temi principali: ambiente e sicurezza. Il Sindaco di Milano ammette che sulla tutela dei cittadini bisogna lavorare molto. Anche in termini di servizi e assunzioni. Prosegue di concerto il lavoro con la Polizia e i Carabinieri, ma non è solo questione di manutenzione: “Gli aspetti in tal senso sono molteplici – chiarisce Beppe Sala, intervenuto ai microfoni di LiveIn – quindi occorre uno studio capillare del territorio per nuove suddivisioni del lavoro. Una riorganizzazione”.
Non solo investimenti, dunque, anche metodo e razionalità. Se la sicurezza resta ai primi posti delle priorità immediate, un ruolo ancor più rilevante per il Primo Cittadino di Milano ce l’ha l’ambiente. Anche su questo Sala non fa sconti, ma propone un ragionamento atto a pensare a lungo termine.
L’unica strada da intraprendere rispetto a un futuro che non permette distrazioni: “L’ambiente è fondamentale. Per me viene addirittura prima della sicurezza. Le emissioni a Milano sono state ridotte in maniera esponenziale – ha precisato – una vera e propria “pulizia” dai gas inquinanti”. Chiaramente c’è ancora molto da fare: il territorio meneghino risulta, ad oggi, come il maggiore miglioramento in questi termini soltanto perchè la base di partenza era molto critica.
Il PM10 era sopra ai livelli di guardia da 6 mesi come minimo. Una capacità che andava drasticamente ridotta, la conferma è arrivata quando Milano è stata designata come la terza città più inquinata al mondo. Il punto di non ritorno è stato arginato, ma c’è ancora tanto da fare: “So bene che per imporsi su questo tema – conclude Sala – bisogna essere anche divisivi e promuovere nuove forme di spostamento. Nessuno ce l’ha con le macchine, sono semplicemente troppe”.
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Nello specifico, a Milano, si contano 49 veicoli ogni 100 abitanti. Una soglia che andrà abbassata notevolmente, anche grazie all’uso della mobilità sostenibile, ma imporre nuovi metodi in quella che è conosciuta come la capitale del lavoro non è un proposito semplice. Semmai un’ambizione da coltivare.