Matteo Salvini, Segretario della Lega e Ministro dei Trasporti, rettifica – in qualche maniera – le parole di Vannacci sui disabili.
Matteo Salvini torna sul caso Vannacci. Il Segretario Generale della Lega è intervenuto per aggiustare il tiro, dopo che il principale candidato del Carroccio in vista delle Europee – dove sarà presente in tutte le circoscrizioni – ha chiaramente lasciato intendere che vorrebbe delle classi differenziate per disabili.
Parole, quelle di Vannacci, che hanno fatto saltare sulla sedia anche i principali alleati di Governo. Persino il Presidente del Senato, Ignazio La Russa, intervenuto alla kermesse abruzzese di Fratelli D’Italia, ha sottolineato senza esitazione: “Vannacci ha detto una sciocchezza, contento per lui che non abbia figli con disabilità”. Il polverone si è alzato.
Troppo tardi per respingere qualsivoglia attacco, allora Salvini – già sotto esame nel suo partito, Bossi ha fatto sapere che la Lega avrebbe bisogno di un nuovo leader – tenta di sistemare uno scivolone che potrebbe avere importanti conseguenze alle urne. “Le parole di Vannacci – spiega Matteo Salvini in diretta su Rai Radio 1 – sono state volutamente fraintese.
La Lega lavora per includere, il Ministero della disabilità l’abbiamo voluto noi”. Precisazioni che, però, non trovano il favore degli utenti sui social media. Principale “terreno di scontro” in vista della chiamata alle urne. Vannacci, ora, è in una posizione delicata e lo è anche la Lega. Le Associazioni dedicate alle persone con disabilità sono sul piede di guerra e non solo loro.
Tutti potenziali elettori che il Carroccio rischia di perdere, ammesso che abbiano mai espresso vicinanza a determinati schieramenti. Il fatto è che le persone con disabilità in Italia sono in aumento e l’eco di una frase così profonda e netta non si placa (soltanto) con un dietrofront. Il diretto interessato, ovvero il Generale Vannacci, tace sul tema e prosegue il tour di propaganda.
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Si sta mostrando il più possibile, come i suoi alleati e coloro che, invece, sono all’opposizione. La campagna elettorale in vista di giugno è cominciata, per Vannacci la strada sembra essere in salita e la colpa – probabilmente – non è solo del terreno ma anche di qualche mossa avventata che rischia di pagare con un prezzo – in termini di consensi alle urne – troppo alto.