E’ scontro tra Regione Lombardia e Comune di Milano riguardo al Piano di Governo del Territorio. Secondo quanto dichiarato dalla Regione, lo stesso sarebbe incompatibile con la normativa regionale. Il punto della questione riguarda soprattutto i luoghi di culto definiti come preesistenti, che secondo la Regione non avrebbero “i titoli abilitativi che dimostrino che questi abbiano già una destinazione d’uso”. Inoltre per gli edifici “inseriti tra i luoghi di culto di nuova previsione – asserisce la Regione tramite l’assessore al territorio, Pietro Foroni – non è allegata alcuna documentazione che consenta di verificare la sussistenza dei parametri urbanistici”.
“Il Comune – dice ancora Foroni – indica il rispetto della normativa senza tuttavia concretamente dimostrarlo. Infine critichiamo fortemente la previsione di una distanza convenzionale di 100 metri l’una dall’altra per tutte le realtà religiose, una decisione anch’essa che non viene minimamente motivata dal Comune e che appare decisamente fuori luogo per una realtà così ampia e variegata come Milano”.